È stato ospite oggi nei nostri studi il consigliere d’opposizione a Bordighera, Giuseppe Trucchi, che davanti alle telecamere di Riviera Time ha risposto ad alcuni affermazioni del sindaco Vittorio Ingenito nei confronti degli esponenti di minoranza.
“In occasione dell’ultimo Consiglio comunale (4 ottobre scorso ndr), a margine dell’assise, il sindaco ha convocato gli organi di stampa per rilasciare delle dichiarazioni a mio giudizio assolutamente insopportabili,” spiega Trucchi.
“Il sindaco – prosegue – ha insinuato che dietro il comportamento dell’opposizione, secondo il primo cittadino troppo duro ed energico, ci siano degli interessi personali di alcuni ex assessore o che ci sia l’obiettivo di farlo cadere per portare avanti interessi di alcuni, non meglio precisati, cittadini di Bordighera. Insinuare che la minoranza si muova, non per un principio di tutela di tutta la città, ma per difendere degli interessi, io la trovo un’affermazione ai limiti della diffamazione.”
“Personalmente ho sempre cercato di mantenere un atteggiamento propositivo. Ho chiesto più di una volta al sindaco un atteggiamento di condivisione. Succede invece spesso che noi veniamo a conoscere decisioni importanti della Giunta attraverso i media locali. Io chiedo, quindi, di scusarsi per le affermazioni fatte chiarendo bene che non sono realmente il suo pensiero. Chiedo inoltre che condivida con noi il lavoro di governo dandoci la possibilità di avanzare proposte anche in commissione. Ditemi voi se è possibile che in un anno e mezzo non sia mai stata convocata la commissione turismo in una città come Bordighera,” conclude Trucchi.
Il consigliere ha poi parlato della chiusura della sala gessi dell’ospedale di Bordighera e dalla vicina entrata dei privati nella gestione del plesso ospedaliero.
“Parto – spiega – ringraziando l’assessore regionale alla Sanità Sonia Viale che ha presenziato ai Consigli comunali al riguardo. Premetto anche che io non sono contro alla gestione dei privati, ritengo però che il progetto sia poco chiaro e che non sia sostenibile economicamente. Gestire un Pronto Soccorso ha costi che devono prevedere un contributo maggiore da parte di Regione Liguria rispetto a quello programmato. Inoltre se ne parla da un anno e mezzo, ma non vediamo i tempi d’ingresso del privato. Ora si parla dei primi mesi del prossimo anno, ma intanto si chiude una sala gessi che serve circa 300 persone al mese, prevalentemente anziani che ora devono andare a Sanremo. Se non riusciamo a tenere aperti servizi basilari, come possiamo parlare di un Pronto soccorso che prevede una chirurgia, una medicina, una cardiologia e una rianimazione? Inoltre perderemo completamente quello che doveva essere il Pala Salute. Anche quella struttura sarà affidata ai privati e non sappiamo cosa ci faranno.”
L’intervista integrale è visibile nel video-servizio di Riviera Time.