Dopo i risultati delle elezioni Regionali in Umbria, che hanno visto il netto trionfo del centrodestra unito con l’elezione di Donatella Tesei (Lega) e una battuta d’arresto per l’alleanza tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, abbiamo invitato nei nostri studi Pietro Mannoni, segretario provinciale del Partito Democratico Imperia per commentare i risultati.
“Il giudizio è negativo perché le elezioni sono andate male per la coalizione di centrosinistra. È ovvio che poi bisogna fare un’analisi più approfondita e capire quanto ha pesato l’aspetto locale, quanto quello nazionale e la novità dell’alleanza tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. In Umbria la situazione era particolare perché i due partiti erano su fronti opposti, PD al governo e M5S all’opposizione”.
Mannoni afferma che per valutare la situazione a livello nazionale non basta considerare il risultato avuto in Umbria e che ogni regione debba essere gestita separatamente: “Bisogna guardare ai singoli territori, partire dai contenuti e considerare il percorso di ogni situazione. In Liguria, M5S e PD hanno fatto entrambi opposizione alla Giunta Toti. Si deve partire dai territori e fare le alleanze a seconda di cosa è successo negli ultimi anni. L’alleanza M5S-PD in Liguria avrebbe più senso che in Umbria”.
A livello nazionale, dopo i risultati in Umbria, il Movimento 5 Stelle ha un atteggiamento critico nei confronti dell’alleanza a livello regionale: “L’errore è caratterizzare l’alleanza partendo dal livello nazionale e poi scendendo verso il basso. Questo approccio è sbagliato perché prima si guarda ai territori per capire se M5S e PD possono dialogare per un percorso in comune avuto sul territorio oppure no. In Liguria questo percorso c’è stato, avendo fatto opposizione insieme, e si può ragionare per creare un’alternativa al centrodestra. In Umbria era più difficile spiegare un’alleanza di questo tipo”.