Passando in auto l’avremo vista centinaia di volte. La statua della Regina Margherita di Savoia, all’entrata di Bordighera, è sicuramente uno dei simboli della città delle palme, ma spesso non ci si sofferma abbastanza sul valore delle opere d’arte che abbelliscono il nostro territorio.
Insieme allo storico dell’arte Alessio Santiago Policarpo, Riviera Time ripercorre la storia della statua in marmo.
“La magnifica scultura venne commissionata nel 1935 a Italo Griselli. Nato a Montescudaio in provincia di Pisa, si formò all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Un artista che viaggiò molto in Russia, a Berlino e Parigi,” spiega Policarpo.
“Nel ’35 – aggiunge – Griselli realizzò l’altorilievo ‘L’Arno e la sua valle’ sulla palazzina a fianco della stazione di Santa Maria Novella di Firenze. Un autore sicuramente da rivalutare e riscoprire.”
Tra le curiosità riguardanti la scultura c’è la diversità tra il bozzetto, conservato a Pisa al Museo Nazionale di Palazzo Reale, e l’opera di Bordighera. “Fu la storica dell’arte Daniela Lauria ad accorgersene. Il bozzetto è più realistico, mentre a Bordighera domina più una dignità regale e un aspetto solenne,” spiega Policarpo.
Nella metà degli anni ’80 la scultura venne vandalizzata con della vernice nera, ma grazie all’importante restauro dell’archeologa Bruna De Paoli si riuscì a dare nuovo lustro all’opera.
Nel video-servizio di Riviera Time le interessanti spiegazioni di Alessio Santiago Policarpo.