È stato ospite questo pomeriggio ai Martedì Letterari del Casinò di Sanremo il magistrato Edmondo Bruti Liberati che ha presentato la sua ultima fatica letteraria dal titolo “Magistratura e società nell’età Repubblicana”.
All’incontro, inserito nel ciclo “la Cultura della legalità”, ha partecipato anche Grazia Pradella, Procuratore Aggiunto di Imperia.
Edmondo Bruti Liberati, già procuratore della Repubblica di Milano ed ex presidente dell’Associazione nazionale magistrati, ha tracciato un quadro ampio e non privo di ombre del difficile percorso di attuazione dei valori democratici nella magistratura e nella società. Dalla caduta del fascismo all’entrata in funzione della Corte Costituzionale e del Consiglio superiore della magistratura; dai difficili anni del terrorismo alla stagione di Mani pulite, per arrivare ai più recenti tentativi di riforma del sistema della giustizia.
Nato a Ripatransone (Ascoli Piceno), laureato in Giurisprudenza presso la Università Statale di Milano è stato assistente alla cattedra di Diritto penale. Fino al 2012 ha tenuto, come professore a contratto, un corso di Ordinamento giudiziario presso la Università degli Studi di Milano-Bicocca.
In magistratura dal gennaio 1970, ha svolto a Milano diverse funzioni: giudice in una sezione penale del Tribunale, quindi, nel 1976 dopo la legge di riforma dell’ordinamento penitenziario, magistrato di sorveglianza.
Nel 1981 è stato eletto componente del Consiglio Superiore della Magistratura; Dal 1986 sostituto Procuratore della Repubblica a Milano e dal 1992 sostituto Procuratore Generale della Repubblica;
Nel 2005 è stato nominato Procuratore aggiunto della Repubblica di Milano; Dal 2010 è Procuratore della Repubblica di Milano.Dal novembre 2015 è in pensione.
Dal 2011 il Procuratore pubblica il “Bilancio di Responsabilità Sociale” (BRS) della Procura di Milano: un bilancio annuale dell’attività, costi, problemi, risultati della Procura completata dalla indicazione delle strategie di miglioramento.
Nel video-servizio di Riviera Time le interviste a Edmondo Bruti Liberati e Grazia Pradella