Dolce tipico della tradizione ventimigliese è senza dubbio la castagnola. Nato nell’Ottocento per imitare i raffinati marron glacè oggi fa parte delle quattro De.Co. della città, le Denominazioni Comunali.
Per valorizzare il dolce tipico, dodici anni fa è stato costituito il Circolo della Castagnola. Nato da un’idea del Cavaliere Lorenzo Viale, si occupa di conservare e gestire il marchio De.Co. e di vigilare sul rispetto delle caratteristiche uniche che caratterizzano il prodotto, proprio per custodire la storia e le tradizioni che questo piatto porta con sé.
“È un prodotto unico sul territorio nazionale perché non c’è nulla di simile”, racconta il Vicepresidente del Circolo Mauro Merlenghi, “Il suo nome fa pensare alle castagne ma non ha nulla a che vedere con loro perché il nome è derivato solamente dalla sua forma che le ricorda”.
Ma come nasce la castagnola? Nell’Ottocento erano molto apprezzati, sopratutto tra le famiglie nobili, i marron glacè ma erano molto cari. Così, una donna ventimigliese aguzzò la fantasia e inventò questi piccoli dolcetti che ricordavano molto i marron glacè. Da allora la castagnola è diventata sinonimo di festa a Ventimiglia.
Il dolce è realizzato con ingredienti sani ed energetici e rappresenta quindi un’ottima merenda dal punto di vista nutrizionale: “La castagnola è realizzata con ingredienti genuini senza grassi aggiunti e a livello nutrizionale è un prodotto completo. Può essere accompagnata con il caffè oppure con il gelato”, spiega Federica Leuzzi, Vicepresidente del Circolo e dietista.
Un prodotto da valorizzare e conservare perché racconta un pezzo di storia della città di Ventimiglia: “Il progetto De.Co. è attentamente seguito dal Comune e in futuro speriamo di implementarlo. È importante la sua promozione per un discorso turistico perché turismo si fa anche sull’enogastronomia”, spiega Simone Bertolucci, Vicesindaco e Assessore al Turismo di Ventimiglia.
Nei prossimi giorni Riviera Time vi proporrà la ricetta completa per realizzare le castagnole.