Chiappori analizza la crisi di governo: “Unica soluzione governo di centrodestra guidato da Giorgetti
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17:38

Quella di ieri è stata una lunga e significativa giornata per la difficile situazione politica che il nostro Paese sta affrontando in questi giorni da quando la discussione riguardante la Tav ha aperto la prevedibile e annunciata crisi di governo.

Concluse le consultazioni con i maggiori partiti, sotto il riflettore ci sono da una parte il possibile scenario di un governo giallo-rosso (M5S e PD), dall’altra la riapertura di Salvini nei confronti di Di Maio a patto che “i tanti ‘no’ diventino dei si’, altrimenti si deve andare al voto”.

Il presidente Mattarella, dopo due ore di pausa per riflettere, ha parlato pubblicamente in serata affermando che la crisi va risolta in tempi chiari e brevi. “Lo richiede l’Europa, le incertezze politiche ed economiche a livello nazionale. Sono possibili solo governi che ottengano la fiducia del Parlamento su un programma condiviso altrimenti si dovrà andare al voto. Possibilità complessa da non prendere alla leggera. Nel corso delle consultazioni mi è stato comunicato da alcuni partiti la richiesta di sviluppare confronti e intese per un nuovo governo. Richiedo però decisioni rapide e svolgerò nuove consultazioni a partire da martedì per assumere le conclusioni e le decisioni necessarie.”

Dal Ponente ligure arriva una proposta alternativa (ai governi giallo-rosso o giallo-verde) e a formularla è lo storico esponente della Lega, sindaco di Diano Marina, Giacomo Chiappori. “Salvini – dichiara – deve fare di tutto per evitare il governo giallo-rosso. La Lega l’uomo giusto ce l’ha e si chiama Giancarlo Giorgetti (Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ndr). Giorgetti è stato in passato consigliere di Napolitano ed è la persona che può unire la Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e quella parte del Movimento 5 Stelle che si riconosce nei valori della destra. Solo così si può risolvere questa crisi. Ovviamente è la mia opinione.”

“Bisogna anche giocare su quelle persone che non vogliono perdere la poltrona,” aggiunge Chiappori, politico di esperienza, deputato con la Lega per quattro legislature.

“Anche Zingaretti – prosegue Chiappori – ha paura di un governo che veda il PD in maggioranza. Perché ha il problema di Renzi.”

Sul ruolo di Salvini dichiara: “Per la prima volta non capisco cosa stia succedendo. All’epoca della grande crisi di governo, che trovò la Lega di Bossi fuori dall’accordo con Berlusconi (1994 ndr), sapevamo cosa si stava facendo, era tutto programmato. Oggi Matteo Salvini è andato in tilt. È rimasto da solo senza nessuno che lo possa consigliare. A questa tornata elettorale in tanti che hanno fatto la storia della Lega sono rimasti a casa per dare uno slancio futuro al partito, ma ora ci sono troppe persone con troppo poca esperienza. Qualcuno avrebbe dovuto dire a Salvini che non si sarebbe andati a elezione ed è forse logico che non si vada in questo momento difficile. È evidente che il Presidente della Repubblica cerchi di dare un incarico per un nuovo governo”.

Cosa deve quindi fare Salvini? “Deve fare un passo indietro – risponde Chiappori – e tornare a fare il segretario della Lega. Il partito va ristrutturato. Non sento più parlare in Parlamento dei veri problemi e dei bisogni dell’Italia. Si parla di ONG e migranti, ma dello stato federale, necessità fondamentale sulla quale nasce la Lega, non se ne parla più. Ha lasciato da parte troppe persone che avevano questo comune sentire. Manca la struttura del passato: Umberto Bossi tracciava la linea ascoltando i consigli, si passava poi al Federale, al Nazionale, ai segretari provinciali e alle varie sezioni. C’era dialogo e oggi non esiste più. Manca l’umiltà e il rispetto. Se Salvini dovesse crollare per la Lega sarebbe la fine, per questo bisogna ricreare quella struttura che garantiva la forza del partito.”

Problematiche che secondo Chiappori si sono riverberate anche a livello locale: “Anche qua sono dei fenomeni quando si parla di ascoltare i consigli,” ironizza.  “Io, Giacomo Chiappori, posso anche tirarmi indietro, cosa che ho fatto, ma ci vuole comunque il rispetto. Se fossero stati un po’ più umili magari ora a Imperia non ci sarebbe Scajola, a Sanremo non ci sarebbe Biancheri e la Lega sarebbe in maggioranza.”