L’assessore regionale al Lavoro e alle Politiche Attive dell’Occupazione Gianni Berrino commenta il fatto di cronaca relativo alle persone denunciate nell’imperiese che lavoravano in nero pur percependo il reddito di cittadinanza.
“Innanzitutto mi complimento con i carabinieri del Nucleo Ispettorato del lavoro di Imperia per il lavoro svolto – afferma Berrino – Il caso dei ‘furbetti’ scoperti conferma ciò che abbiamo sempre detto: il reddito di cittadinanza favorisce il lavoro nero.
Come assessorato sono più di tre mesi che inseguiamo un ordine ed un senso nelle procedure che si fanno molta fatica a realizzare in quanto questo Governo ha deciso di partire in fretta e furia con il reddito di cittadinanza. L’informatizzazione della misura, che coinvolge principalmente Anpal, l’Inps e le Regioni, ancora non è compiuta: per cui ad esempio non è ancora possibile sanzionare chi non rispetta gli obblighi. La conseguenza è che viene elargito il reddito senza un percorso definito per la ricerca del lavoro da rispettare”.
“Ad oggi con uno sforzo non da poco – prosegue Berrino – in provincia di Imperia (e allo stesso modo anche nelle altre province liguri) abbiamo convocato oltre 300 beneficiari del reddito di cittadinanza a specifici seminari esplicativi organizzati con Anpal nei nostri tre Centri per l’Impiego. Liguria Digitale sta facendo un grande lavoro per rendere gestibili gli oltre 2 mila beneficiari liguri (ma questo numero è destinato ovviamente a crescere in futuro) comunicati ad oggi da Anpal. È da rimarcare anche il fatto che sui territori stanno facendo tutto le Regioni con i propri operatori in quanto i ‘navigator’ ancora non ci sono e che saranno operativi solo dopo una formazione che, data la sua ridicola brevità, non potrà che essere superficiale”.