In programma lunedì prossimo il Consiglio comunale di Taggia, un’assise che si preannuncia calda e che al centro vede l’equilibrio di bilancio.
“Dagli atti che ci hanno dato, lunedì andremo in Consiglio a votare gli equilibri che riportano un disavanzo cresciuto fino a 650 mila euro. Siamo preoccupati: arrivare a luglio con un disavanzo così forte significa dover mettere in campo azioni importanti per risolvere questo disavanzo che ha delle cause molteplici,” commenta il consigliere d’opposizione, Roberto Orengo.
“Abbiamo dei problemi di entrata – continua – derivanti da varie voci che sono state messe a preventivo e non si stanno realizzando. Parliamo delle multe, dei beni messi all’asta per 200 mila euro e di cui si è venduto solo per un totale di 18 mila euro.”
“Ma tra gli esempi più importanti c’è la mancata operazione Unogas avviata dall’amministrazione precedente. La società, tra le più importanti in Italia dovrebbe portare e realizzare la sede nazionale proprio sul territorio di Taggia. Un’operazione che dovrebbe portare al Comune 1 milione di euro. Una parte di questo milione di oneri è stata messa nel preventivo di bilancio e io, all’epoca, avvertii già dei rischi,” spiega Orengo.
Dello spostamento e realizzazione della sede centrale di Unogas sul territorio di Taggia se ne parla ormai da tempo. Un’opera che darebbe grande stimolo all’economia locale e che porterebbe 200 posti di lavoro. L’iter nel 2017 sembrava a un buon punto, ma la questione sembra ora essersi arenata, o perlomeno rallentata.
“Il terreno su cui dovrebbe sorgere la sede è un terreno agricolo. Quando si trasforma la destinazione in terreno a servizi, il 50 per cento della differenza del valore va come onere al Comune. La nostra amministrazione aveva affidato il calcolo a un soggetto terzo per trasparenza: l’agenzia del Territorio. Questa non si è fatta sentire per due anni e quest’amministrazione ha deciso di cambiare e far calcolare la cifra a una commissione specifica. Giusto, ma intanto abbiamo perso due anni. L’amministrazione Conio avrebbe dovuto fare pressione sull’agenzia al fine di ottenere risposte e, nel caso queste non fossero arrivate, avrebbe dovuto trovare una soluzione alternativa nei primi 6 mesi. Non ora,” conclude Orengo.
L’opposizione, che durante l’amministrazione precedente aveva portato avanti la pratica, avrebbe gradito inoltre maggiore collaborazione tra maggioranza e minoranza sulla questione.
“A prescindere dalle appartenenze politiche, quando si parla di un’opera strategica come questa, l’amministrazione dovrebbe creare un gruppo di lavoro tra consiglieri di maggioranza e di opposizione, soprattutto su quelle pratiche iniziate dalla precedente Giunta. Ma c’è bisogno di più impegno e soprattutto di maggiore coesione anche all’interno della maggioranza. Ormai arriva da più voci il fatto che ci sia una frattura tra consiglieri di maggioranza e gli assessori. Anche dai banchi dell’opposizione non è piacevole vedere una città in queste condizioni, senza opere pubbliche e con un disavanzo che rischia di aumentare. Siamo curiosi di vedere lunedì quali saranno le soluzioni per chiudere l’anno con maggiore tranquillità, perché dopo un disavanzo se non si rimedia c’è il dissesto, cosa che speriamo non accada,” conclude il consigliere d’opposizione.