Incontro tra pochi ristretti mercoledì pomeriggio a Palazzo Bellevue. Al centro della questione le provinciali dell’11 maggio intorno alle quali si sta giocando una partita a livello politico più importante di quanto possa sembrare.
Presenti all’incontro alcuni sindaci del Ponente ligure. La tavola rotonda segue il pranzo avvenuto venerdì scorso tra i sindaci di Taggia (Mario Conio), Sanremo (Alberto Biancheri), Imperia (Claudio Scajola) e Ventimiglia (Enrico Ioculano). Un primo incontro per sondare il terreno e capire se si possa arrivare ad un accordo presentando alle provinciali un candidato unico e condiviso per portare avanti alcune criticità della Provincia: la crisi di Rivieracqua e di Riviera Trasporti, la questione della raccolta rifiuti, il biodigestore, le strutture scolastiche e le strade.
Un matrimonio che in realtà sembra molto complesso. Il nocciolo della questione è perlopiù in mano ai sindaci delle due città principali del Ponente: Scajola e Biancheri. I due avrebbero visioni diverse. Tra i contrasti principali il futuro di Rivieracqua: da una parte Scajola tira per l’entrata dei privati nella gestione del servizio idrico, dall’altra Biancheri sta pubblicamente facendo di tutto per salvare la società pubblica che si trova in concordato. Trovare un compromesso per una candidatura condivisa alle provinciali non sarà facile. Si continua però a puntare la prua verso questa ipotesi e proprio di questo si è discusso nell’incontro di mercoledì senza, però, giungere a decisione definitiva. Si è parlato anche di alcuni possibili nomi, alcuni più papabili di altri.
A questo si aggiunge il fatto che, stando alle voci che circolano, Claudio Scajola sarebbe sempre più convinto a volersi candidare alla presidenza in prima persona. Della questione non ne vuole parlare rifiutando di rispondere alle domande di Riviera Time e dichiarando di non aver ancora rivolto i suoi pensieri alle provinciali. Dichiarazioni smentite dagli incontri avvenuti e difficilmente credibili dato che ormai mancano solo nove giorni alla presentazione delle liste che dovranno essere consegnate entro il 20 aprile.
Le bocche rimangono cucite, ma i tempi stringono.
Questa sera il Partito Democratico si riunirà in direzione e tra i diversi temi all’ordine del giorno anche quello sulle elezioni provinciali. Il segretario provinciale del PD, Pietro Mannoni, commenta: “Sul tavolo della Provincia ci sono questioni tanto delicate quanto difficili e urgenti. Credo che la soluzione ideale sia che i sindaci trovino un’ipotesi comune andando a convergere in un’unica lista. I partiti possono dare indirizzi sulle varie tematiche, ma poi su questioni come Rivieracqua sono i sindaci e le amministrazioni che si devono sedere intorno a un tavolo e trovare le soluzioni. Per questo un Consiglio provinciale unito sarebbe l’opzione più condivisibile.”
Non si scuce neanche il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri che conferma però la volontà di trovare un candidato alla presidenza condiviso e che i ritardi sono dovuti ad approfondimenti sui temi e sul possibile nome.
C’è chi fuori dai microfoni è pronto a scommettere che il sindaco Scajola avrebbe una lista già pronta e questa situazione di impasse lo favoreggerebbe con l’avvicinarsi della scadenza del 20 aprile. Sarebbero diversi i sindaci contrari alla presentazione di Scajola come candidato alla carica di presidente della Provincia, ma non sarà facile trovare candidati alternativi anche perché, votando prima delle amministrative del 26 maggio, 30 sindaci sono tagliati fuori: tra questi anche i sindaci di due importanti città quali Sanremo e Ventimiglia.
Dopo la riforma Delrio possono, infatti, candidarsi alla presidenze solo i sindaci che non sono in scadenza nei prossimi 12 mesi.