Stagione balneare a rischio e questa volta le apprensioni di sindaci, amministratori, lavoratori e sindacati sono serie.
Da sei mesi il depuratore di Imperia è fermo, alte le preoccupazioni per gli altri impianti della Provincia e gravi le carenze di organico per le manutenzioni ordinarie e straordinarie. La crisi finanziaria di Rivieracqua sta avendo pesanti ripercussioni su tutta la rete e su tutto il settore.
Proprio per questa ragione le tre sigle sindacali (Cgil, Cisl e Uil) si sono riunite oggi in Provincia per un vertice sulla gravissima situazione che affligge la societĂ consortile nata per gestire il servizio idrico nel Ponente ligure.
“Abbiamo chiarito il fatto che se ci dovessero essere problemi, la situazione attuale non può garantire la balneazione,” spiega Fulvio Fellegara, segretario generale della Cgil Provincia di Imperia.
“I lavoratori non sono organizzati come dovrebbero, sono troppo pochi e i carichi di lavoro sono esagerati costringendoli ha prendere responsabile incredibili. Questa situazione non può durare all’infinito,” aggiunge.
Per fare solo alcuni esempi: se in passato la zona di Diano Marina era coperta da 10 operatori, oggi sono solo tre; a Sanremo le aziende in appalto hanno sospeso alcuni servizi perché vantano arretrati che Rivieracqua non è in grado di pagare.
“La stagione è alle porte. Se si dovessero verificare problematiche di balneabilitĂ il danno per l’intera Provincia sarebbe incalcolabile. Pensiamo agli stabilimenti balneari, agli albergatori, ai ristoratori e a tutti i lavoratori dipendenti che aspettano la stagione per poter lavorare,” conclude Fellegara.
I sindacati hanno quindi annunciato che proseguirĂ lo stato di agitazione.
Intanto Rivieracqua rassicura sulla situazione attraverso una nota stampa inviata ai media locali: “Si prevede che il riavvio di tutto il processo depurativo possa avvenire nella sua completezza a partire dalla prossima settimana coerentemente con l’obiettivo che questa azienda si era posta di affrontare il periodo primavera estate con l’impianto in condizioni tali da garantirne un’adeguata efficienza. Ovviamente il rispetto di tali tempistiche potrĂ essere permesso se, come ci si auspica, i contatti intrapresi per lo smaltimento seppure temporaneo dei fanghi saranno positivamente confermati”.