In questi ultimi mesi si sta sempre di più parlando di due importanti appuntamenti alle urne: le elezioni europee e le amministrative del 26 maggio.
In provincia di Imperia sono 30 i Comuni che quest’anno andranno al voto, quasi la metà del totale. Tra questi i due sicuramente più importanti sono Sanremo e Ventimiglia.
Poco, per ora, si è parlato delle elezioni per il nuovo presidente della Provincia. Il 5 maggio scadrà, infatti, il mandato dell’attuale presidente Fabio Natta che dovrà indire le elezioni per il suo successore. Ancora da scegliere la data che, per legge, potrà essere fissata nei 40 giorni prima o nei 40 giorni dopo il termine del mandato.
Per effetto dell’entrata in vigore della legge Delrio (la 56/2014), il presidente non viene più eletto direttamente dai cittadini ma dai sindaci e dai consiglieri comunali della Provincia.
Per il ruolo di presidente sono candidabili solo i sindaci che non sono in scadenza nei prossimi 12 mesi. Se le elezioni provinciali venissero quindi fissate prima delle amministrative, 30 sindaci della Provincia sarebbero tagliati fuori e il presidente verrebbe eletto anche da consiglieri che di fatto potrebbero non sedere più in consiglio comunale dopo il 26 maggio.
Sembrerebbe quindi logico che l’elezione del nuovo presidente venga fissata dopo le amministrative, ma ci sarebbe qualcuno che spera l’esatto contrario.
Stando alle voci di corridoio (sempre più insistenti e confermate da più fonti) il sindaco di Imperia, Claudio Scajola, pare voglia giocare un ruolo determinante, compreso la possibilità di una sua candidatura diretta alla carica. Inoltre, pare ci siano già stati degli avvicinamenti per la creazione di un’unica lista.
Votare prima delle amministrative, e con questi presupposti, garantirebbe uno scenario in cui pochi sindaci potrebbero ambire alla presidenza. Scajola avrebbe quindi più possibilità di far valere la sua autorevolezza e i suoi appoggi nel mondo politico e amministrativo del Ponente ligure.
Queste voci vengono, però, negate dal primo cittadino di Imperi che commenta: “Non ho ancora pensato alle provinciali. Sono impegnato nelle tematiche importanti del mio Comune.”
Alla domanda se fosse disponibile a candidarsi alla carica di presidente ha risposto: “Fare il sindaco di un Comune in pre-dissesto è già abbastanza impegnativo. Non nego però che in molti mi hanno chiesto di fare questo sacrificio con spirito di servizio per la comunità. Spesso il sindaco della città capoluogo è anche il presidente della Provincia. Ma ripeto: è presto per parlarne.”
Sul fatto di votare prima o dopo le elezioni amministrative risponde, invece, scansando la domanda: “È un sistema talmente complesso che non ho ancora avuto modo di metterci la testa.”
L’eventuale candidatura di Scajola (o di un suo uomo di fiducia) e la presentazione di una lista unitaria aprirebbero scenari politici più ampi a livello regionale in vista del prossimo anno. I rapporti tesi tra il primo cittadino della città capoluogo e il governatore della Regione Liguria, Giovanni Toti, sono noti. Il presidente Toti sarebbe disposto a lasciare la presidenza della Provincia a Scajola senza muovere i suoi? C’è chi dice di si e che ci sia già un tenue accordo per le regionali del prossimo anno. Ma è oggettivamente presto per dirlo.
Di questa vicenda cosa ne pensano gli altri sindaci del Ponente?
“Chiederò al presidente che si voti dopo le elezioni amministrative,” dichiara Giacomo Chiappori (sindaco di Diano Marina). Della stessa opinione Enrico Ioculano (sindaco di Ventimiglia), Alberto Biancheri (sindaco di Sanremo), Mario Conio (sindaco di Taggia) e Armando Biasi (sindaco di Vallecrosia).
“Credo sia più corretto votare dopo le amministrative così che possano partecipare tutti i sindaci e i futuri consiglieri. Solo così possiamo dare una fotografia aggiornata della situazione in Provincia,” commenta Conio. “Si rischia altrimenti la situazione che sta vivendo Taggia dove in consiglio provinciale siede Luca Napoli (consigliere d’opposizione in consiglio comunale ndr), che ringrazio per il lavoro e la grande collaborazione, ma che di fatto oggi non rappresenta l’amministrazione,” continua.
“Prima di pensare alle elezioni e a chi candidare bisogna pensare ai contenuti,” spiega Biancheri. “La presidenza della provincia – prosegue – non è un posto di potere, ma un luogo dove promuovere strategie comuni per tutta la Provincia. Davanti a nomi o possibili scacchiere mettiamo i temi: l’acqua, il biodigestore, la spazzatura, la scuola, ecc.”
Sulla possibilità che sia lui a candidarsi, nel caso di una sua vittoria alle amministrative e nel caso si votasse in seguito, dice: “Fare il sindaco di una città come Sanremo o Imperia porta via già abbastanza tempo. Credo sia meglio trovare un presidente che goda di fiducia comune e che possa ritagliarsi più tempo dall’attività di sindaco.”
Armando Biasi aggiunge: “Non solo per correttezza bisogna votare dopo le amministrative, bisogna farlo anche per non mettere in crisi l’organo. Alcuni consiglieri comunali attuali potrebbero non essere eletti a maggio. Basta pensare alla Provincia con logiche di strategia politica. È un ente di secondo livello ma che ha funzioni fondamentali: scuole, strade, ambiente.”
Diplomatico il sindaco di Riva Ligure, Giorgio Giuffra, che afferma: “La scelta sulla data delle elezione è prerogativa dell’attuale presidente. Sarà lui a decidere.”
La palla è quindi tutta nelle mani del presidente Fabio Natta che in questi giorni è fuori Imperia e che non siamo riusciti a raggiungere telefonicamente. Sarà lui nei prossimi giorni a fare la scelta, una scelta che sembrerebbe avere grandi implicazioni politiche e amministrative.