Nato alla Scuola Media G. Pascoli di Sanremo, il Progetto Operativo Nazionale PON, finanziato grazie ai Fondi Strutturali Europei (FSE), si pone come obiettivo il potenziamento della lingua inglese attraverso la conoscenza del territorio e della sua storia.
Il progetto è diviso in due moduli: il primo, già concluso, di 30 ore e il secondo di 60. Il primo modulo è intitolato “Sanremo nel tempo” e gli alunni, nell’ambito del progetto Cittadinanza Europea, hanno fatto un tour alla scoperta della Città dei Fiori e in particolare hanno analizzato e osservato gli edifici storici del territorio costruiti negli anni della Belle Époque, ossia tra la fine del 1800 e l’inizio della Prima Guerra Mondiale. Un’epoca in cui la città si è trasformata da piccolo paese attraversato da viaggiatori diretti in Francia, a meta turistica invernale di prim’ordine, conosciuta in tutta Europa, diventando così un punto di riferimento turistico e di benessere per la classe agiata europea.
I ragazzi hanno analizzato le caratteristiche architettoniche e artistiche di edifici nati in diverse zone della città: a ovest Corso Imperatrice, Via Nuvoloni, Corso degli Inglesi, a est della città Corso Cavallotti. Tra il lungo elenco anche ville, alberghi e luoghi di culto quali ad esempioCasinò, Chiesa Russa, All Saints Church, Villa Angerer, Villa Nobel, Villa Ormond.
Dopo l’osservazione e la raccolta di informazioni, gli alunni hanno fatto una rielaborazione creando una propria presentazione multimediale presentando alcuni degli edifici analizzati e la città di Sanremo. Tutto il progetto si è svolto interamente in lingua inglese con un’insegnante della scuola, una madrelingua e in modalità CLIL, ossia Content and Language Integrated Learning, metodo di apprendimento della lingua dove il potenziamento della stessa è reso possibile grazie allo studio di altre discipline.
In contemporanea al progetto la scuola ha avviato un gemellaggio con un istituto europeo situato in zona turistica e storica al fine di sviluppare un percorso comune di ricerca, per lo scambio di informazioni, in lingua inglese, volto alla conoscenza reciproca delle regioni e del patrimonio storico, turistico e culturale.
“Le prime 30 ore hanno avuto sui ragazzi un effetto molto positivo – commenta Franca Giacinti, insegnante di inglese – hanno stimolato determinati comportamenti di cooperazione, abbiamo usato le nuove tecnologie potenziando sia la lingua inglese che l’utilizzo delle tecnologie. La scuola Pascoli cura particolarmente questo aspetto perché da anni è un polo dell’informatica”.