Mercoledì 6 febbraio, alle ore 15.30 presso il Santuario di N.S. della Costa in ringraziamento per i 95 anni di Mons. Martelletti, sarà concelebrata una Santa Messa da lui stesso e dai sacerdoti del Vicariato. A seguire un momento di festa.
“Don Vittorio Martelletti, nato nella Pigna di Sanremo 95 anni fa, ha vissuto la sua infanzia tra i vicoli di questa, che è la parte antica della città. Allora era un luogo privilegiato per i bambini che, in gioiose bande, la popolavano tra giochi, scherzi e marachelle.
I suoi genitori lo hanno cresciuto educandolo al rispetto delle regole e della concretezza, a cui si è sempre rapportato. Di loro ha conservato un ricordo affettuoso e spesso, di essi, ha scritto con gratitudine a testimonianza di una vita semplice e decorosa fondata sui valori cristiani. Non ha mai perso il senso dell’umorismo e dell’incisiva battuta, che ancora oggi lo contraddistingue nel rapporto con le persone, che anche per questo lo apprezzano.
La sua parrocchia, San Giuseppe, è stato l’ambiente in cui è sbocciata precocemente la sua vocazione sacerdotale, seguita e sostenuta con paterna e severa sollecitudine nel percorso di formazione, dapprima dal parroco Don Oddo e poi in Seminario.
Don Vittorio ha celebrato la sua prima messa nel 1948, nella sua parrocchia, circondato da tutta la comunità, parenti e amici. Molti hanno continuato a considerarlo un accogliente e saggio punto di riferimento nelle vicende sia gioiose che tristi della loro vita.
Il suo primo mandato è stato presso la sua parrocchia come curato, poi è stato inviato dal 1951 al 1959 a San Siro, come viceparroco. In questo periodo si è improvvisamente ammalato in modo grave, ma grazie alle preghiere di tanti e per volontà di Dio, è riuscito a superare questo momento critico, potendo così continuare la sua missione pastorale come parroco, assegnato alla chiesa dell’Annunziata appena costituita parrocchia, nel quartiere popolare del Borgo. Qui con grande fede nella Provvidenza, ma con scarse risorse, si è impegnato a intraprendere la costruzione di una chiesa più ampia; con lungimiranza ha considerato il prevedibile aumento della popolazione, giacché in breve tempo ai pochi residenti in case sparse si sono aggiunti i numerosi abitanti dei nuovi palazzi , modificando completamente la realtà sociale precedente.
Questo gli ha richiesto un suo intenso servizio pastorale, attento e sensibile alle necessità delle persone per un continuo progresso spirituale, pur conservando, nel comunicare, il suo carattere gioviale e arguto. Dopo 27 anni, quando la situazione si era stabilizzata e la chiesa era pressoché terminata, è stato chiamato a trasferirsi in un’altra parrocchia a Bordighera, per sostenere l’anziano parroco. Con umiltà ha obbedito alla richiesta del Vescovo dando la sua disponibilità e lasciando un grande rimpianto tra i fedeli che lo stimavano e apprezzavano. Presso questa nuova comunità ha reso servizio pastorale per 16 anni, ma al momento di andare in pensione nel 2003, è stato destinato al Santuario di Nostra Signora della Costa come Rettore. Anche in questa nuova posizione oltre all’apprezzato servizio pastorale, ha iniziato la pubblicazione del notiziario trimestrale del Santuario che oltre ai testi di formazione, raccontava aneddoti di vita del passato e del presente.
Visto lo stato delle strutture della chiesa, ha iniziato le procedure presso la CEI per il necessario restauro di questo che è il più importante monumento barocco del ponente ligure, lasciando poi al nuovo Rettore, Don Giuseppe Puglisi, il compito di mettere in atto il progetto nel 2017. Tuttavia la presenza di Mons. Marteletti in questo luogo santo continua, per la celebrazione di S. Messe e per le confessioni. Molti tra i tanti fedeli continuano a venire per incontrarlo, rievocando le occasioni in cui hanno condiviso momenti particolari della loro vita: matrimoni, battesimi, prime comunioni ed altri eventi particolarmente cari ad essi. Si può affermare che la sua figura di sacerdote è stata per la città di Sanremo molto significativa e continua ad essere apprezzata per il servizio pastorale che vi ha svolto con totale dedizione e che prosegue ancora oggi. – Gabriella Gismondi.”&