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Non sempre gli anziani sono le vittime dei reati commessi ai loro danni come “fascia debole”; talvolta, la loro “maturità” è tutta “esperienza” nel mondo del crimine, come dimostra la vicenda che ha portato all’arresto di R.S., 83enne originario della provincia di Palermo ma da tempo residente nella città matuziana, pluripregiudicato per reati in materia di stupefacenti.

A “pizzicarlo” sono stati i poliziotti della Squadra Mobile di Imperia, che nel corso di specifici servizi antidroga – ulteriormente implementati nel periodo natalizio per volontà del Questore della provincia di Imperia, dr. Cesare Capocasa – avevano osservato, in più occasioni, noti tossicodipendenti transitare con fare guardingo in una strada periferica nella zona di San Martino, proprio in prossimità dell’abitazione di R.S. ed alla luce delle risultanze investigative, avevano intensificato i servizi di osservazione nei pressi di tale abitazione.

Nella prima mattinata di martedì scorso, gli investigatori notavano giungere lì, a piedi, un noto pregiudicato 70enne – di origini calabresi ma anch’esso da decenni stabilmente radicato nella provincia imperiese – che, dopo aver sostato alcuni minuti all’interno del dehor di un bar, guardandosi ripetutamente attorno, imboccava repentinamente la via in cui è ubicata l’abitazione di R.S., facendovi ingresso ed uscendone dopo pochi minuti.

Mentre percorreva la strada a ritroso, veniva fermato dagli operatori e sottoposto a perquisizione personale; l’uomo teneva ben stretta in mano una bustina contenente circa 1 grammo e mezzo di cocaina, chiusa con un laccetto metallico del tipo utilizzato per chiedere i sacchetti del congelatore.

I poliziotti entravano quindi nell’appartamento di R.S. procedendo alla perquisizione, che permetteva di recuperare, in un cassetto della cucina, altre due dosi di cocaina dello stesso tipo di quella sequestrata al suo “cliente”, oltre al materiale per il confezionamento della droga, una bilancia di precisione elettronica da cucina e diverse centinaia di euro in contanti, in banconote di vario taglio.

Durante la perquisizione venivano inoltre rinvenuti e sequestrati 20 orologi di varie marche, contenuti all’interno di espositori da negozio con cartellino di vendita, della cui provenienza R.S. non dava giustificazione e di cui gli investigatori stanno ora verificando la probabile provenienza delittuosa.