Ventimila sacchetti con la scritta “Mettiamoci dentro pane, amore rispetto”, verranno distribuiti a partire da sabato 24 novembre in panetterie, pasticcerie, supermercati e in tutti i negozi che, da Ospedaletti a Taggia, hanno aderito all’iniziativa dello Zonta Club Sanremo.
“Per il terzo anno consecutive – spiega la Presidente Cinzia Papetti – il nostro Club che ricordiamo, a livello internazionale è in prima fila da molti anni con la campagna ZONTA SAYS NO TO VIOLENCE AGAINST WOMEN, ha trovato un modo diverso, ma sicuramente di grande impatto, per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo attualissimo tema”.
Ma Zonta Sanremo, sempre nell’ambito della Settimana Internazionale contro la violenza sulle donne ha in programma altri due important eventi.
“In stretta collaborazione con i Comuni di Ospedaletti e di Taggia – prosegue la Papetti – inaugureremo due panchine rosse, colore del sangue, il simbolo del posto occupato da una donna che non c’è più, portata via dalla violenza”. La prima viene inaugurate giovedì 22 alle 15,30 nel Portico del Palazzo Comunale di Ospedaletti, dove prima è previsto un flash mob e dopo, in Sala consiliare, ospiti del Sindaco Paolo Blancardi, un momento di riflessione con Martina Gandolfo ed Enrica Chiarini, rispettivamente, coordinatrice e assistente sociale del Centro Antiviolenza ISV.
La seconda panchina verrà inaugurate sabato 24 novembre alle 11,30 presso il giardino antistante Villa Boselli, ad Arma di Taggia. “In questo caso – tiene a sottolineare la Presidente Papetti – ringrazio Laura Cane, Presidente del Consiglio comunale con delega alle Pari Opportunità – che ha accolto la proposta di Zonta Sanremo mettendo a disposizione una panchina in un luogo ben visibile”.
E conclude: “La panchina è il simbolo di un percorso di sensibilizzazione verso il femminicidio e la violenza maschile sulle donne e collocata in una piazza, in un giardino pubblico, davanti ad una scuola, a un museo o in un centro commerciale, mantiene viva una presenza e vuole essere un segno visibile e tangibile per abbattere il muro dell’indifferenza e sensibilizzare tutta la comunità su un fenomeno che sta assumendo dimensioni sempre più significative“