È stata rinviata al 27 marzo 2019 dal Tar l’udienza per il ricorso presentato dall’Idroedil contro l’ordinanza di ripristino dei luoghi della zona denominata Rio Ciuvin, adiacente al carcere di Valle Armea.
Sulla zona si è aperto un contenzioso con il Comune di Sanremo. La vicenda iniziava nel 1981 quando fu chiesta l’approvazione per un terrapieno destinato alla trasformazione agraria da una società ora riconducibile all’Idroedil.
Negli anni la zona è divenuta una vera e propria discarica di inerti che si è allargata sempre di più andando a coprire due strade comunali e i corsi d’acqua presenti nella zona che sono stati tombinati. Si stima che siano stati accumulati circa 250 mila metri cubi di rifiuti inerti.
Dopo un’attenta e dettagliata relazione, a maggio 2016 il Comune di Sanremo ha informato l’Idroedil della problematica inerente alle strade San Pietro e Braie. Il 27 luglio dello stesso anno ha avviato il procedimento per soppressione di strade pubbliche; e a novembre 2016 ha chiesto il ripristino dei luoghi, oltre al rifacimento dei lavori di tombinatura dei rii Ciuvin, Chintagna e Pisciacapra, considerati inadeguati.
Lo scorso gennaio il Tar aveva accolto la richiesta di sospensione dell’ordinanza avanzata dalla signora Maria Jole Leoni, titolare della F.P.T., la ditta che con la Tremoviter cominciò la trasformazione dei luoghi, e che è riconducibile alla Idroedil ora proprietaria della zona.
Il blocco dell’ordinanza di ripristino è stato deciso in attesa che il tribunale della Liguria si pronunci sulla vicenda facendo chiarezza tra il Comune e la parte privata. In prima battuta l’udienza era stata fissata per il 10 ottobre, ma il rinvio ha spostato la questione a marzo dell’anno prossimo.