“Siamo qui per ringraziare tutta la Polizia Penitenziaria coinvolta per salvare l’istituto di Sanremo e il tempestivo intervento del capo del dipartimento che ha trasferito immediatamente i 13 detenuti più facinorosi. Questo è quello che vogliamo: risposte immediate per tutelare la sicurezza. Non ci si può affidare solo all’eroismo degli agenti“.
Così Fabio Pagani, segretario regionale della UIL Penitenziaria, ha esordito davanti agli organi di stampa nell’incontro da lui richiesto per rendere nota la realtà e l’evoluzione del carcere di Valle Armea a Sanremo a seguito della rivolta avvenuta nella notte tra sabato e domenica scorsi.
Il caos all’interno della Casa Circondariale è stato causato dalla furia di 46 detenuti che hanno iniziato a lanciare oggetti, bombolette e lenzuola infiammate all’interno del cortile. La rivolta è stata sedata dopo circa 4 ore e sono dovuti intervenire 10 agenti che non erano in servizio perché quelli di turno non bastavano.
Il ringraziamento è rivolto a tutta la Polizia Penitenziaria che “quella sera ha salvato l’ordine pubblico della città di Sanremo“, afferma Pagani. Anche il capo dipartimento è prontamente intervenuto, trasferendo i detenuti più facinorosi.
Il fatto è stato ripreso a livello nazionale, tanto che Rita Bernardini, ex deputata dello Stato del Partito Radicale, ha cominciato uno sciopero della fame come azione di protesta per la Penitenziaria di Sanremo. “Tutto il mondo politico deve sapere che la Polizia Penitenziaria con questi pochi uomini non può fronteggiare questi allarmisti. Gli interventi al momento sono stati efficaci ma bisogna continuare“, conclude il segretario regionale.