Continuano ad ampio spettro i controlli posti in essere dal personale della Polizia di Frontiera, sui quali viene posto particolare accento al fenomeno dell’immigrazione clandestina. E’ stato dunque possibile assicurare alla Giustizia passeur privi di scrupoli il cui unico obiettivo è lucrare sulla disperazione altrui.
I dispositivi e le strategie di controllo messi a punto dal Dirigente della Polizia di Frontiera – dr. Martino Santacroce – e l’indubbia professionalità degli Operatori, ha consentito nell’arco di due giorni di trarre in arresto 3 passeur.
Risulta di nazionalità bulgara il trentaduenne arrestato in barriera dopo una attività di indagine che ha visto impegnata la Polizia di Frontiera in collaborazione con i colleghi francesi. Le rispettive Squadre di Polizia Giudiziaria, in abiti civili, hanno perlustrato attentamente la zona che da Roverino porta verso l’autostrada, appostandosi ed annotando targhe sospette. Proprio una di queste, appartenente ad una Citroen Picasso, risultava essere transitata più volte nelle zone controllate. L’attenzione dei poliziotti è stata colpita dalla parte posteriore del mezzo, risultante “insolitamente” abbassato. Immediate le comunicazioni tra gli Agenti in borghese ed i colleghi in barriera perché fermassero il veicolo. Una volta giunta al pedaggio, la vettura è stata immediatamente bloccata dai poliziotti che, oltre ai documenti, hanno chiesto di controllare il mezzo. All’apertura del portellone, vicini tra loro e nascosti da scatoloni, si intravedevano due persone, successivamente risultati essere cittadini della Guinea: il primo di 22 anni, munito di permesso di soggiorno italiano per motivi umanitari mentre il secondo, appena diciottenne, privo di qualsivoglia documento. Entrambi hanno dichiarato di aver versato 60 euro per essere condotti in Francia.
Ben due invece i passeur arrestati nella notte di domenica, rispettivamente un cittadino francese ed un algerino, entrambi appena diciottenni, ma con precedenti penali in Francia per numerosi reati che vanno dal furto, minacce, violenze varie, alla detenzione di sostanze stupefacenti. Gli stessi sono stati notati da una pattuglia della Polizia di Frontiera a bordo di una Volkswagen Golf che ha da subito insospettito gli Agenti per le azzardate manovre ed i tentativi di allontanarsi dalla vista della Polizia. Proprio per questo ne è nato un breve inseguimento che si è concluso nei pressi della barriera autostradale quando i due stranieri erano convinti di riuscire a superare il confine. La pattuglia della Polizia con prontezza ha raggiunto il mezzo bloccandolo al pedaggio per i controlli del caso.
Accucciati nei sedili posteriori e quindi non visibili da lontano, vi erano due cittadini siriani di 30 e 20 anni ed un algerino di 35, tutti privi di documenti. Gli stessi hanno dichiarato di essere stati contattati nei pressi della stazione ferroviaria di Ventimiglia per esser successivamente caricati in una zona meno visibile e di aver pattuito la somma 100 euro ciascuno per poter varcare la frontiera.
I successivi controlli effettuati negli Uffici di piazza Libertà, hanno permesso di scoprire che l’autista del mezzo non ha mai conseguito la patente; sequestrati inoltre, un tirapugni e presunta sostanza stupefacente che verrà esaminata dal servizio ARPAL.
Tutti gli arrestati sono stati condotti davanti alla A.G. per la direttissima.
Dichiara il Dirigente dr Santacroce, “questi arresti testimoniano la costante attenzione che la Polizia di Frontiera pone sul fenomeno dell’immigrazione clandestina ed i reati allo stesso connessi, attraverso accurate attività di indagine e analisi del fenomeno stesso”.