Nicola Bolaffi, con il romanzo “La sottile armonia degli opposti” Garzanti editore, e Mauro Mazza con “Il destino del Papa russo”, edito da Fazi, sono i vincitori rispettivamente del Premio “Casinò di Sanremo 2018 European Year of Cultural Heritage” e del Premio “Casinò di Sanremo-Antonio Semeria”.
Giunto quest’anno alla sua quarta edizione, ma prima per la categoria romanzi editi, il Premio si avvia a diventare uno dei più importanti del panorama letterario italiano, con una grande risonanza anche a livello internazionale. Ha presieduto l’evento il prof. Stefano Zecchi.
La giuria popolare ha così votato:
Michele Navarra, avvocato e scrittore, con “Solo la verità” (Novecento Editore) Primo Classificato per il Premio “Casinò di Sanremo-Antonio Semeria-Martedì Letterari”. Al secondo posto Daniela Larentis & Nadia Clementi con “Un amore in piazza” Reverdito Editore. Terzo Luigi De Pascalis con “Volvograd”
Per la sezione Narrativa Inedita” la giuria popolare ha dato la palma della vittoria a Laura Giorgi con l’opera “Isola nera”, seguita da, Patrizia Geminiani con l’opera “Una dimensione dell’anima e Bruno Balloni con l’opera: “Il prezzo dell’onore”. Sono state consegnate due menzioni d’onore: a Antonio e Antonello Lanteri per il volume: “Nino Lanteri un Cuore Brigasco” e per la sezione poesia Inedita all’imperiese Enzo Ferrari per la silloge: ”Una striscia di mare”.
La comasca Ilaria Spes ha illustrato la silloge “Costellazioni”, vincitrice della Sezione “Poesia Inedita”, libro editato dalla Casa editrice De Ferrari.
Hanno portato i saluti istituzionali il Presidente del Casinò, Massimo Calvi, il sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri, il Presidente della Provincia, Fabio Natta, il capitano di Fregata Marco Parascandolo, in rappresentanza dell’Ammiraglio Nicola Carlone, il Prefetto Vicario, Maurizio Gatto. Hanno partecipato l’assessore alla Cultura di Sanremo Eugenio Nocita, il consigliere comunale Giovanna Negro. Hanno collaborato con le loro opere le pittrici Antonella Cotta e Antonietta Cavallero, componente del Circolo degli Artisti di Albissola, con il Presidente Antonio Licheri.
Intervento del soprano Emanuela Carotenuto e del maestro Reddy Bobbio. La lettura dei testi finalisti è stata affidata all’attore Max Carja.
Afferma Casinò Spa: ”Questo Premio, che affonda le sue motivazioni nella nostra storia e nella nostra tradizione culturale, completa l’impegno culturale della nostra Azienda. La quarta edizione ha coinciso con una sempre più qualificata presenza di scrittori, consolidando ulteriormente questo progetto, che guarda lontano. Felicitazioni ai vincitori, ai finalisti e un grazie sentito ai nostri giurati, alla giuria popolare, alla casa editrice De Ferrari e al comitato d’onore, in particolare a S.E. il signor Prefetto Dott.sa Silvana Tizzano e al prof. Stefano Zecchi. Appuntamento alla quinta edizione.”
Nicola Bolaffi e Mauro Mazza si sono imposti all’attenzione della qualificata giuria letteraria, che ha dovuto scegliere tra le quasi cento opere inviate complessivamente al Premio Sanremo.
Il primo, torinese, nato nel 1975, vive fra la campagna di Sciolze e New York. E’ anche un pittore, da qualche anno all’attenzione della critica artistica, con alcune fortunate personali a Roma, Torino, Ginevra, Londra, Tel Aviv. ”La sottile armonia degli opposti”, che Garzanti ha pubblicato in Italia con una trasognata sovraccoperta di Hossein Zara, è stato definito da molti critici un piccolo gioiello. Esordio forte e coinvolgente. I due protagonisti, Otto e Greta, viaggiano fra la dura e spietata realtà ed Il rassicurante limbo della fantasia, lei alcune volte travolta dalla droga e da emozioni estreme. Due anime inquiete, per certi versi sole, attraversate da laceranti e drammatiche vicende esistenziali, in alcuni frangenti alla deriva. Più volte si sfiorano, si abbandonano e si incrociano, per infine arrendersi alla constatazione che solo remando controcorrente si può sconfiggere la tempesta e riappropriarsi della propria vita e di un amore contrastato, ma coinvolgente e forse salvifico.
Mauro Mazza, oltreché un romanziere di successo, nel 2012 ha vinto l’ambito e prestigioso Premio Acqui Storia con il romanzo “L’albero del mondo”, edito da Fazi, è un volto molto noto della televisione e dei media. Nato a Roma nel 1955, giornalista dal 1977, ha diretto, molte volte conducendolo di persona in video, il telegiornale TG2, per poi essere promosso alla direzione della rete ammiraglia della Tv pubblica RAI UNO e alla responsabilità di Rai Sport.
“Il destino del Papa russo”, vincitore dell’edizione 2018 del Premio Antonio Semeria, ci trasporta dalle segrete stanze del Vaticano, alla Russia del misticismo ortodosso e alla Leningrado del sindaco Putin, alle potenti lobby finanziarie e multinazionali californiane, fra cardinali, gole profonde, affaristi senza scrupoli, servizi segreti, organizzazioni pseudo umanitarie e congregazioni religiose. Inizia con la scomparsa, alla fine del suo pontificato, di Papa Francesco, l’argentino Jorge Mario Bergoglio. Il conclave, come al solito, è seguito con spasmodica attenzione dai media e dalle televisioni di tutto il mondo. Con l’attesa fumata bianca si viene a sapere che in conclave è accaduto un fatto senza precedenti da molti secoli. I cardinali hanno incoronato il primo papa russo della storia, Nikolaj Sofanov, ma soprattutto lui nella cappella Sistina non era presente, in quanto non ha ancora il cappello cardinalizio.
Nelle più oscure stanze del Vaticano e nelle cancellerie occidentali e dei paesi dell’Est europeo, inizierà nei mesi successivi una partita a scacchi tra il Papa ed i suoi avversari, con la presenza di figure misteriose con antenne e spie ovunque, decise ad impedire che il nuovo pontefice possa preparare e poi sancire uno storico accordo, dopo secoli di incomprensioni, fra la chiesa ortodossa russa e quella cattolica. Con ogni mezzo. Fino ad un tragico epilogo.
La premiazione di ieri venerdì 21 settembre nel teatro dell’Opera del Casinò, importante manifestazione culturale, mediatica e mondana, è stata condotta da Marzia Taruffi, Matteo Moraglia con la partecipazione del prof. Stefano Zecchi, del Dott. Carlo Sburlati.
Il premio è stato intitolato a Antonio Semeria, illustre personalità sanremasca, eccellente professionista, amministratore pubblico, editore, scomparso nel 2011 che nominato presidente del Casinò negli Anni ’80, sostenne la nascita dei Martedì Letterari, come prosecuzione de “I Lunedì letterari” di Luigi Pastonchi. Semeria promosse le iniziative culturali ben conscio di come la Casa da Gioco dovesse tutelare e conservare la sua eredità e la sua immagine di salotto letterario e centro ludico.
Il Comitato d’onore del Premio è così composto: Presidente S.E. Il signor Prefetto di Imperia, Dott,sa Silvana Tizzano, il Presidente del Tribunale di Imperia, Dott. Edoardo Bracco, il signor Sindaco di Sanremo Alberto Biancheri, il prof. Stefano Zecchi, l’Ammiraglio Nicola Carlone, l’assessore Regionale alla Cultura, Dott.sa Ilaria Cavo, l’Assessore Regionale al Turismo Gianni Berrino, l’Assessore al Turismo e Cultura di Sanremo, Dott. Marco Sarlo , il Cda del Casinò di Sanremo composto dal Presidente, Dott. Massimo Calvi, consiglieri Avv. Elvira Lombardi e Olmo Romeo, Presidente di Federgioco e componente di Eca e dal Direttore Generale, Ing. Giancarlo Prestinoni.
La giuria tecnica è così formata: Presidente Dott. Matteo Moraglia, editore Leucotea, storico. Presidente onorario il prof. Francesco de Nicola, docente di Letteratura Contemporanea all’Ateneo genovese. Membri: Prof.ssa Elisa Rosa Giangoia, docente, scrittrice, saggista, Dott. Carlo Sburlati, già patron del Premio Nacqui Storia, Medico, Dott. Michele Marchesiello, scrittore e magistrato, la commercialista Paola Monzardo, Dott. Marco Mauro, medico chirurgo, Dott. Fabrizio De Ferrari, giornalista ed editore, Dott.sa Marzia Taruffi, responsabile dell’Ufficio Stampa-Cultura della Casa da Gioco, Segretario Generale del Premio.