Interviene nuovamente il capogruppo di Sanremo al Centro, Alessandro Sindoni, in risposta alle polemiche sollevate dal candidato alla carica di sindaco Sergio Tommasini riguardo il restyling di Porto Vecchio e il progetto del Palazzetto dello sport di Pian di Poma:
“La replica di Tommasini evidenzia una marcata supponenza personale e non fa che confermare la scarsa conoscenza delle materie trattate.
Sul porto, senza dovermi ripetere sugli aspetti tecnici e procedurali già spiegati, posso solo ribadire a Tommasini di informarsi sulla legge esplicitata nel Codice degli Appalti. Quanto stabilisce la legge è molto chiaro, al di là di ricorsi che un soggetto proponente potrà legittimamente fare o non fare. Se si opera correttamente da un punto di vista tecnico, si ha una visione progettuale chiara ed una ferma volontà politica, un amministratore pubblico non può non agire per paura di un ricorso che faccia allungare i tempi. In un Paese ammalato di burocrazia e di procedure lunghe sui contenziosi, un amministratore serio, o chi auspica di diventarlo, dovrebbe battersi per procedure più snelle nei casi di contenziosi che rallentano le opere pubbliche, come da tempo fanno Regioni, Comuni e Ance, anziché continuare ad evocare un possibile ricorso, quasi come fosse un auspicio.
Sul tema rifiuti, il problema che ribadisco è il già certificato ritardo dei tempi di attuazione del biodigestore della Idroedil e delle gravi ripercussioni che può comportare per Sanremo un eventuale esaurimento del lotto 6 prima della realizzazione del biodigestore stesso, scenario finora scongiurato solo grazie all’enorme sforzo dei sanremesi che hanno prodotto meno rifiuti portati in discarica, grazie proprio a quel modello di raccolta differenziata che oggi Tommasini critica, lui che ancora deve sciogliere definitivamente il suo rapporto lavorativo con Idroedil, con tutto ciò che assurdamente questo comporta e rappresenta. Tommasini, che replica spostando il discorso sul modello di differenziata, stia pur tranquillo che su questo vigileremo attentamente e che sarò assolutamente disposto a discuterne con lui pubblicamente qualora dovessero palesarsi serie problematiche.
Sulla questione del Palazzetto, che andrà a breve in appalto, sono stato molto chiaro sulle procedure e sulla fattibilità dei relativi strumenti finanziari adottati secondo la legge consentita. Prendo atto invece che il candidato Tommasini abbia già cambiato idea e che il Palazzetto, che sulle prima aveva definito un’opera non prioritaria poiché andava sistemato l’esistente, ora diventi anche una proposta del suo programma, da realizzarsi però in altre forme, colori, altezze, ubicazioni ecc… E’ un approccio che fa onestamente sorridere, che evidenzia la voglia di bloccare quanto si sta faticosamente costruendo e che conferma la grande difficoltà di una certa parte politica a misurarsi con un’Amministrazione che le opere le sta facendo veramente e che ha archiviato una stagione e una rappresentanza politica fatta solo di vuote promesse che il candidato Tommasini oggi, suo malgrado, rappresenta.
E’ comunque evidente che il candidato Tommasini sia alla disperata ricerca di visibilità, da ottenere attraverso la sterile polemica politica al di là dei contenuti, ed è un giochino al quale non mi presterò. Lascio volentieri a lui il compito di criticare ogni progetto che l’Amministrazione sta portando avanti, io continuo a lavorare a testa bassa su opere che la città attende da decenni. C’è chi parla, e chi fa. E anche questo i cittadini lo sanno molto bene”.