Vendita quote autostrada. Abbo: "Considerare la liquidazione"
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Verrà convocato entro la fine del mese il prossimo Consiglio comunale a Imperia, in modo da poter deliberare in merito alla vendita delle azioni di Autofiori. L’offerta di acquisto scade infatti proprio a fine agosto, e bisognerà tener conto delle oscillazioni del mercato azionario a seguito della tragedia del Ponte Morandi a Genova.

La vendita delle azioni così come concordata dal sindaco Claudio Scajola dovrebbe portare nelle casse comunali circa 3,7 milioni di euro, ma si aspetta il parere di congruità richiesto dal Comune su impulso del gruppo consiliare Imperia al Centro. Proprio quest’ultimo ha da subito evidenziato la sensazione che il Comune, sulla base del recente Decreto Madia, dovrebbe considerare irricevibile un’offerta che non sia pari ad almeno 5 milioni di euro.

“Il valore di mercato delle azioni AdF è fortemente condizionato dal fatto che le trattative dei vari Enti che hanno ceduto le azioni negli ultimi anni sono state tutte molto sbilanciate, sotto il profilo dei rapporti di forza contrattuali: di fatto le aste sono rivolte a un solo possibile acquirente, il gruppo Gavio, che ha imposto il suo prezzo alla fila di Sindaci e Presidenti di provincia che sono andati, con il cappello in mano, ad offrire le azioni in vendita – ha commentato il consigliere di opposizione di Imperia al Centro Guido Abbo. – Il Sindaco Scajola avrebbe oggi, a differenza di chi ha venduto prima di lui, la possibilità di usare la  strada alternativa offerta dal Decreto Madia: può imporre ad AdF la liquidazione della quota fatta sulla base di parametri oggettivi anziché subire il prezzo determinato dall’acquirente”.