Consentire al grande pubblico, e non soltanto agli addetti ai lavori, di conoscere il patrimonio storico e biologico del relitto sommerso della nave romana di Imperia. È questo l’obiettivo del progetto presentato questa mattina a Palazzo Civico a Imperia dall’assessore alla Cultura e ai Musei, Marcella Roggero, e organizzato in collaborazione tra il Comune di Imperia, la Sovrintendenza ai Beni Archeologici, l’Istituto Internazionale di Studi liguri e l’associazione InfoRmare.
Il progetto prevede una serie di attività per far conoscere a terra il patrimonio presente sott’acqua. Il primo appuntamento sarà un convegno, che si terrà venerdì 10 agosto alle ore 21 presso il Museo Navale di Imperia, nel quale verranno affrontati tutti gli aspetti archeologici e biologici del relitto. L’evento arriva in contemporanea con l’apertura ai subacquei del relitto. Le prime immersioni, realizzate con l’ausilio del diving center Nautilus di Santo Stefano al Mare, sono iniziate infatti soltanto da poche settimane.
La nave romana, rinvenuta a Imperia soltanto pochi anni fa, risale al secondo secolo avanti Cristo ed è stata giudicata dalla Sovrintendenza ai Beni Archeologici come uno dei più importanti ritrovamenti mai avvenuti in Liguria. Centinaia di anfore, adagiate su un fondale di 50 metri di profondità, fanno da tana a specie di immenso valore naturalistico, molte delle quali annoverate negli allegati della Direttiva Habitat come rare, di pregio o in pericolo di estinzione.
Nel corso dell’evento di venerdì prenderanno la parola gli archeologi Simon Luca Trigona, Frida Occelli e Daniela Gandolfi, la biologa marina dell’associazione InfoRmare Monica Previati e il sub Davide Mottola. Verranno proiettati anche i video realizzati nel corso delle prime immersioni.
“Sarà un bellissimo momento. Per la prima volta il relitto verrà portato idealmente in superficie. È un modo di valorizzare il territorio a 360 gradi, partendo dal mondo sottomarino che forse è quello meno conosciuto”, ha dichiarato l’assessore Roggero. “Siamo molto orgogliosi di ospitare questo incontro all’interno del Museo, che è un luogo stupendo. Inoltre credo che sia un buon esempio di cultura, in questo caso legata al mondo del mare, che può avere delle ricadute positive anche sul turismo”.