Segni positivi per le imprese giovanili, femminili e straniere della Liguria. Questo secondo i dati del secondo trimestre 2018 di Unioncamere, che riportano i saldi rispettivamente di +443, +270 e +187 unità.
“I dati dell’economia ci danno ragione, il numero delle imprese giovanili, femminili e quelle fondate da stranieri che si sono integrati mettendo radici qui, hanno tutti il segno più”, ha commentato il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. “È un importante segno di vitalità per l’economia di questa regione e dello spirito di intrapresa dei liguri, così come è importante che questi numeri positivi si stiano già traducendo in maggiore occupazione”.
Fra i settori trainanti, il commercio, l’agricoltura, l’edilizia e il turismo. Crescono in particolare le imprese “rosa”, che hanno registrato il saldo più consistente dal 2011, anno in cui è partita la rilevazione, ma segnali positivi vengono anche dall’imprenditoria straniera, dove la Liguria si colloca al secondo posto in Italia.
In crescita gli addetti in tutte e tre le tipologie d’impresa: nelle imprese giovanili ammontano a 20.240 unità (+1,3%) e rappresentano il 4,6% del totale degli addetti, in quelle femminili sono 75.961 (+3,3%, il 17,3% del totale degli addetti) e in quelle straniere raggiungono 30.046 unità (+5,9%, il 6,8% del totale degli addetti).