Si inserisce nella mostra “Sanremo e l’Europa: l’immagine della città tra Otto e Novecento” il concerto di musica da camera “Il mandolino dai salotti aristocratici ai circoli popolari” in programma venerdì 27 luglio, alle 19, al Forte di Santa Tecla (ingresso libero).
Il concerto vede l’esibizione del Trio Pizzacante (Sabine Spath, mandolino; Freddy Colt mandolino; Davide Frassoni, chitarra) e musiche, tra gli altri, di Fouchetti, Niccolò Paganini, Filippo Gragnani, Raffaele Calace, Carlo Munier, Nicodemo Bruzzone (locandina allegata).
Di seguito il programma:
Fouchetti (XVIII sec.) – Sonata III per due mandolini
Prospero Cauciello (1730-1794 ca.) – Trio per due mandolini e basso continuo
Tomaso Prota (1721-1768 ca.) – Sinfonia per Trio
Niccolò Paganini (1782-1840) – Sonata per Rovene per mandolino e chitarra
Filippo Gragnani (1768-1820) – Notturno n° 3 per mandolino e chitarra
Raffaele Calace (1863-1934) – Rondò op. 127 per mandolino e chitarra
Carlo Munier (1859-1911) – Rêverie, carme nuziale per mandolino e chitarra
Giovanni Gioviale (1885-1947) – Idillio primaverile, valzer per mandolino e chitarra
Nicodemo Bruzzone (1922-1998) – Crepuscolo, brano per chitarra sola
Raffaele Calace (1863-1934) – Bolero n° 1 op. 26 per mandolino e chitarra
Nicodemo Bruzzone (1922-1998) – Da un balcone ungherese, czardas per mandolino e chitarra
Raffaele Calace (1863-1934) – Tarantella op. 18 per due mandolini e chitarra
Eventuali bis (fuori programma):
Anonimo (XVIII sec.) – Duo in Sol per due mandolini
Ermenegildo Carosio – L’étoile, fox trot per mandolino e chitarra
Pietro Mascagni (1863-1945) – Cavalleria Rusticana, Intermezzo (arr. per strumenti a pizzico di Tito Petralia Carducci)
“Sanremo e l’Europa” – a cura di Letizia Lodi – è un percorso dentro l’immagine della nostra città in trasformazione attraverso gli occhi dei fotografi dell’epoca che registrano l’evolversi della struttura urbana e contribuiscono con i loro scatti alla creazione del mito di Sanremo e della sua affascinante immagine (visitabile sino al 9 settembre).
E’ anche una storia della fotografia ligure attraverso il ricchissimo e prezioso Archivio Moreschi da cui provengono gran parte delle fotografie d’epoca di autori come Pietro Guidi, Jean Scotto, Domenico Mansuino, il nizzardo Jean Giletta, Alfredo Noack.
Gran parte delle fotografie storiche sono esposte nelle vetrine del grande cortile interno del Forte di Santa Tecla e poi nelle altre sale, allestite e corredate da dagherrotipi, macchine per stampare cartoline, volumi di letteratura di viaggio e guide di Sanremo e della Cote d’Azur, italiane e straniere provenienti da collezioni pubbliche e private, dipinti, disegni della metà XIX secolo, album inediti di acquerelli, sculture, abiti d’epoca.