Via Cascione pedonale, round 2: i commenti pro e contro
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A distanza di un anno dalla conclusione dei lavori per la creazione della Ztl, via Cascione continua a dividere le opinioni degli imperiesi.

Da una parte c’è chi difende l’isola pedonale, a vantaggio di una migliore qualità della vita; dall’altra alcuni commercianti che lamentano uno spopolamento della via con conseguente calo del fatturato.

In questi giorni il sindaco di Imperia Claudio Scajola ha formulato la proposta, per mezzo di un’indagine conoscitiva, di riaprire la via al traffico, limitando la Ztl attualmente in vigore. Una proposta che ha risollevato il dibattito tra i cittadini, spaccati tra la volontà di riaprire la via anche tutto il giorno e la volontà di mantenere la zona a traffico limitato.

A margine della conferenza che si è svolta questa mattina in Comune, durante la quale è stata presentata la nuova Giunta, il sindaco Scajola ha affrontato l’argomento, sottolineando come il questionario venga utilizzato come elemento di valutazione, al quale seguiranno altre forme di consultazione o direttamente decisionali. “I lavori sono durati quattro volte il tempo necessario – ha dichiarato Scajola – nel frattempo hanno chiuso il teatro Cavour e la Banca d’Italia. Il Consorzio Agrario è chiuso e l’ascensore che dal mercato coperto porta al Parasio è diventato un deposito. In quelle condizioni l’isola pedonale ha creato la situazione di esasperazione che c’è ora. Stiamo cercando di capire il da farsi, nel frattempo ci siamo attivati per altre cose: nel Cavour metteremo il cinema, il mercato entro fine mese sarà appaltato nelle strutture interne e contestualmente riapriremo gli ascensori”.

In questi giorni il Comitato “Via Cascione: Isola Felice” ha lanciato una petizione in favore della Ztl, mediante un apposito modulo da compilare. Il testo della petizione pubblicato su Facebook: “Cari amici utenti di via Cascione, non vi sarà sfuggito il vivace dibattito nato dalla decisione dell’Amministrazione Comunale di ritoccare gli orari di accesso alla ZTL, permettendo il transito libero e la sosta alle auto: in termini di vivibilità e progresso questo ritorno al passato sarebbe dannoso e anacronistico. Su richiesta di molti di voi, il Comitato lancia una nuova petizione, troverete il modulo allegato qui sotto. In formato pdf, si può scaricare e consegnare compilato e firmato presso gli esercizi commerciali aderenti, o richiederlo agli stessi. Giovedì sera, presso la sede della Società Operaia sita in via Carducci, avrà luogo un incontro pubblico, organizzato dal Comitato, aperto a tutta la cittadinanza. Continuate a seguirci per non perdere tutti i dettagli e gli aggiornamenti circa l’evento. Grazie”.

Un dibattito acceso, che ha nuovamente puntato i riflettori sull’opera di pedonalizzazione fortemente voluta dall’amministrazione Capacci e conclusa dopo un anno di lavori finanziati da fondi europei.

A esprimere le sue perplessità anche il Consigliere comunale Guido Abbo, che durante la realizzazione della Ztl ricopriva il ruolo di assessore ai Lavori Pubblici: “Non appena varata la nuova maxi Giunta, la nuova Amministrazione si concentra immediatamente su quello che temiamo possa diventare l’elemento centrale della propria azione politica: la sistematica demolizione di qualunque speranza di trasformare Imperia in una città a misura d’uomo, moderna, sostenibile, vivibile per i cittadini e attrattiva per i turisti. […] Nell’immediato le isole pedonali non piacciono a nessuno, ci vuole tempo per apprezzarle e i commercianti devono imparare a modificare il proprio modello di business e rendere attrattivi i propri negozi per adattarli alle nuove opportunità offerte dalle isole pedonali; è inoltre necessario aumentarle e collegarle con una rete ciclabile urbana, per costringere sempre più cittadini a muoversi a piedi e in bicicletta e spostare i flussi di persone nei centri delle città. È normale che il singolo cittadino o commerciante non abbia una visione di ampio respiro, ma un’amministrazione deve traguardare gli interessi immediati del singolo per cercare di portare la città nella giusta direzione, anche se purtroppo con decenni di ritardo”.

Riviera Time ha realizzato un reportage tra i cittadini, per raccogliere le opinioni di chi abita e lavora nella via, o di chi semplicemente vive quotidianamente la città.