Nei giorni scorsi sono stati diffusi dati poco rassicuranti sul turismo nel Ponente ligure, che vede un calo del 4% delle presenze nei primi quattro mesi del 2018.
La provincia di Imperia segna 658.044, con una diminuzione di 26.964 presenze sul 2017, pari al 3,94 %, con tutte le località più rappresentative che hanno un segno negativo.
Per quanto riguarda il Golfo Dianese, dopo un inizio stagione estiva a singhiozzo, a causa del maltempo, si spera in una ripresa dell’affluenza turistica.
“Siamo molto preoccupati per giugno, ma soprattutto per luglio e agosto, perché al momento abbiamo ancora il 30% di prenotazioni per luglio e il 50% di prenotazioni per agosto – commenta il presidente di Federalberghi del Golfo Dianese Americo Pilati – È un anno stranamente difficile”.
“Il Golfo Dianese soffre più delle altre città nell’ambito del turismo. La mancanza d’acqua ha stancato molto i clienti, i giardini non sono a posto e di parcheggi ce n’è sempre meno. Mi spiace dirlo ma la città è andata molto indietro, c’è bisogno di un intervento importante”, ha dichiarato Pilati.
Gli ultimi anni hanno visto un cambiamento anche nel tipo di turismo, improntato sempre di più su soggiorni brevi e con l’utilizzo di pochi servizi.
Prosegue il presidente di Federalberghi: “C’è bisogno che la città dia una sterzata e diventi veramente turistica. Facciamo un turismo “mordi e fuggi”, ma abbiamo bisogno di un turismo classico, a mezza pensione o a pensione completa. La camera con colazione è quella che ci distrugge”.