Torna alta a Ventimiglia la presenza dei migranti, che ricominciano a occupare le aree sotto il cavalcavia, sotto il ponte della ferrovia e lungo il fiume Roja. La situazione diventa nuovamente preoccupante e riporta con la memoria al 2015, quando nella città di confine è cominciata l’emergenza migranti. In quell’anno, con l’aumento degli sbarchi e l’intensificarsi dei controlli alla frontiera, Ventimiglia era tornata ad essere l’imbuto d’Italia e d’Europa. Tutta la questione è iniziata a causa dei respingimenti sistematici di migranti clandestini effettuate dalle autorità sul confine.
In questi giorni il numero dei migranti a Ventimiglia ha toccato il picco degli ultimi 5 mesi: al Parco Roja sono registrati 470 ospiti, altre 200 persone sono invece accampate all’esterno. Non sono mancati episodi di tensione, come avvenuto qualche giorno fa quando alcuni gendarmi francesi, per pattugliare i sentieri, hanno sconfinato in Italia e sono arrivati ad Airole.
Il tema dell’immigrazione è tornato alla ribalta anche a livello nazionale, con il braccio di ferro tra Italia e Francia e la vicenda della nave Aquarius. Sabato scorso il deputato della Lega Flavio di Muro ha incontrato il sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano per fare il punto sulla situazione in città. Gli elementi emersi faranno parte di un report che l’onorevole Di Muro consegnerà nei prossimi giorni al Ministro dell’Interno Matteo Salvini per accendere i riflettori sulla situazione della città di confine. Non è esclusa tra l’altro una nuova visita di Salvini proprio a Ventimiglia.
Con l’arrivo dell’estate e l’aumento del numero degli sbarchi, si teme che la situazione a Ventimiglia torni a livelli critici, come già avvenuto nelle scorse tre estati.