Valigie pronte e vacanze intelligenti: sono 7,4 milioni gli italiani che hanno anticipato l’inizio delle vacanze estive al mese di giugno, approfittando del primo weekend dove sole e temperature estive hanno caratterizzato le giornate nella maggior parte delle Regioni a vocazione turistica. Tra queste c’è la Liguria, famosa non solo per il suo mare, ma anche per l’offerta che fornisce in campagna, dove la fanno da padrone gli oltre 600 agriturismi presenti.
Andare in vacanza prima dell’arrivo dell’alta stagione consente risparmi che possono superare il 25% e che risultano particolarmente appetibili in tempi di crisi e che sono molto apprezzati da chi ama la tranquillità e vuole stare lontano dalle folle senza rinunciare a visitare le principali mete turistiche. E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixe’ contenuta nel Rapporto su “Le vacanze italiane nel piatto 2018” per l’anno internazionale del cibo italiano nel mondo presentato al Villaggio della Coldiretti ai Giardini Reali di Torino con il più grande mercato agricolo a km zero mai realizzato affollato di turisti italiani e stranieri per l’acquisto dei tradizionali souvenir.
Anche in Liguria, grazie soprattutto alla formula dell’agriturismo, molti piccoli borghi dell’entroterra che rispecchiano la tradizione e la storia più antica del nostro territorio, sono diventati mete ambite, sia per le bellezze che custodiscono, sia per la cucina e i prodotti enogastronomici che offrono.
“La Liguria non è solo mare – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – ma storia e tradizione ricopribile visitando i piccoli borghi che si trovano spalmati da levante a ponente. In questi luoghi si trovano gli agriturismi di Campagna Amica della nostra Regione, agriturismi che hanno fatto dell’ospitalità e della distintività i propri cavalli di battaglia. La vacanza presso queste strutture si trasforma in un’esperienza che fa toccare con mano il territorio grazie ad attività, come le visite in azienda alla scoperta delle coltivazioni e lavorazioni presenti, e veri e propri laboratori didattici. Vedere un frantoio, passeggiare in una vigna, mungere una mucca sono attività sempre più richieste dai nostri turisti, oltre all’ottimo cibo che ha reso la nostra Regione una meta ambita del cosiddetto turismo enogastronomico. Sempre più spesso i turisti che scelgono la campagna come meta della loro vacanza decidono poi di portare con se un souvenir alimentare che rispecchi la tradizione locale. Molte delle nostre aziende, per soddisfare questo genere di richiesta, non solo mettono in vendita prodotti della propria azienda, ma in un’ottica più ampia di valorizzazione dell’intero territorio, entrano in sinergia con le aziende limitrofe per formare una sorta di “pacchetto” di eccellenze unendo vino, olio, miele, conserve e tutto quello che offre la nostra Regione.”