In Liguria il 13% dei sinistri stradali è causato dallo scontro tra un veicolo e un animale selvatico, incidenti che in molti casi procurano gravi danni alle persone e si rivelano letali per l’animale. È proprio nelle strade statali, regionali e comunali extraurbane, infatti, che si registra il maggior numero di sinistri causati da cinghiali e da altri ungulati, con una frequenza media annuale di circa 70 incidenti. È quanto stima la Coldiretti Liguria su dati Istat in occasione dell’approvazione di un provvedimento di Regione Lombardia con cui viene data, per la prima volta, la possibilità agli agricoltori provvisti di regolare licenza di abbattere i cinghiali tutto l’anno, ampliando di fatto l’attività di contenimento che finora era riservata solo alla polizia provinciale e ai cacciatori.
La delibera – prosegue Coldiretti Liguria – è stata approvata per contrastare il proliferare esponenziale di cinghiali e per tutelare la sicurezza pubblica e la salvaguardia delle colture agricole locali. Naturalmente l’esercizio dell’abbattimento deve avvenire in condizione di sicurezza, attraverso la comunicazione preventiva agli organi di polizia competenti per il territorio oltre che di compatibilità ambientale, rimanendo vietato l’intervento nelle aree protette, ma è anche previsto un sistema di tracciabilità per garantire il monitoraggio e il controllo sanitario.
“Il proliferare incontrastato dei cinghiali e degli altri animali selvatici, – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria, Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – che si spingono sempre più vicini ai centri abitati alla ricerca di cibo, non è un problema delle sole aziende agricole ma è un problema di ordine pubblico, di sanità e sicurezza. Il numero di animali selvatici in Liguria è praticamente raddoppiato negli ultimi dieci anni e, oltre a danni ingenti alle imprese della zona che vedono distrutti i propri raccolti e decimati i propri animali, danni seri si registrano sempre più spesso alle persone. Il via libera all’abbattimento dei cinghiali ottenuto in Lombardia potrà ridimensionare e rendere gestibile il numero dei capi presenti. Anche in Liguria si auspica che la Regione decida di intervenire per dare freno a questa situazione che è pericolosa sia per gli animali selvatici, che non sono nel loro habitat, sia per i cittadini.”