Ieri, davanti al gup Paolo Luppi, il pm Antonella Politi, che aveva coordinato le indagini nel 2017, ha chiesto la condanna per quattro tra gli indagati che hanno scelto il rito abbreviato.
L’ex direttore del “Cicalotto” rischia un anno e mezzo di reclusione, per l’ex coordinatrice e un’infermiera è stato chiesta la pena di un anno. La pena più consistente, due anni e due mesi, è stata chiesta per l’ex assistente sanitaria colpevole di alcuni atti di maltrattamento nei confronti dei malati psichici in cura nella struttura di Pornassio.
L’inchiesta era partita a seguito delle immagini girate di nascosto dalla Guardia di Finanza che mostravano gli attacchi fisici e verbali con i quali venivano trattati gli ospiti della struttura sanitaria.