Nella sede di Sanremo dell’Istituto “Colombo” è stata allestita una interessante mostra sull’Africa. L’evento è stato organizzato in rete dalle Associazioni LIBERA, SPES e CARITAS e i contenuti della mostra sono stati preparati da alcune scuole della nostra provincia: il Liceo Artistico di Imperia che si è occupato degli aspetti grafici, e la scuola media “Cavour” di Ventimiglia si è occupata dei testi e degli ipertesti. Le immagini della mostra sono state scelte direttamente dalla SPES.
Le varie classi del “Colombo” si sono succedute per vedere la mostra e per sentire le spiegazioni dei due ospiti presenti. Si tratta di Silvia Carlino, volontaria della CARITAS, coordinatrice del progetto e molto impegnata nella sensibilizzazione su questi temi, e Mbaye.
Mbaye è un ragazzo di 27 anni, viene dalla regione del Casamance in Senegal e vive in Italia dal 2005. La sua è una storia particolare: venne selezionato da una squadra di calcio italiana e portato in Italia per la sua formazione. Successivamente problemi di salute gli impedirono di intraprendere questa carriera. Rimase comunque in Italia e attualmente è ospite della Casa Papa Francesco della CARITAS a Sanremo. Gran parte della sua famiglia si trova in Francia e in Svizzera, ma lui si è innamorato dell’Italia: “L’Italia mi piace – ci dice Mbaye – perché mi piace la sua cultura, il suo cibo, le persone e i rapporti umani che si creano, caratteristiche che non ho trovato negli altri Stati dove si trovano i miei parenti. Sto frequentando ora dei corsi di formazione per imparare una professione, e spero di riuscire a trovare una mia strada. Ci metterò tutto l’impegno.“
Gli studenti sono rimasti impressionati da questa testimonianza, e la sua storia ha contribuito a sfatare molti luoghi comuni che spesso ci vengono inculcati nella mente. Un’iniziativa, questa della mostra “Africa” molto utile per conoscere un Continente affascinante e aprire la scuola a un mondo complesso, con dinamiche non sempre comprensibili, ma che dobbiamo conoscere sempre meglio per affrontare il difficile domani che ci attende.