A 48 ore dal vertice svoltosi a Sanremo per discutere della grave situazione finanziaria di Rivieracqua, il tema della società idrica è tornata alla ribalta quest’oggi nel Palazzo della Provincia, dove si sono svolte l’assemblea dei sindaci e il consiglio provinciale. A scaldare gli animi la delibera con la quale è stata prorogata data d’ingresso in Rivieracqua di Amaie e Secom al 30 giugno 2018, dopo il mancato rispetto del termine del 31 dicembre 2017.
La decisione da parte di Sanremo di far slittare l’ingresso era già stata presa dal Consiglio comunale matuziano e oggi gli organi provinciali hanno avallato quella decisione a maggioranza. Non sono mancati infatti gli astenuti, come il sindaco di Taggia, Mario Conio, che ha sottolineato come il mancato ingresso non sia dovuto a un’assenza di volontà da parte di Secom ma dalla difficile condizione che si è creata intorno a Rivieracqua.
Tra gli astenuti, in tono polemico con la situazione che si è andata creando, anche il sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori. “Ci troviamo a dover soffrire”, dichiara il primo cittadino. “In prima battuta, però, dobbiamo andare a vedere, non gli errori di gestione di Rivieracqua, ma il fatto che non tutti gli attori abbiano preso parte. È chiaro che in questo momento Rivieracqua è una società che non ha la forza economica per andare avanti”.
A fare molto rumore l’assenza, sia all’assemblea dei sindaci che al consiglio provinciale, del primo cittadino di Sanremo Alberto Biancheri, il cui comune detiene la quota di maggioranza relativa di Rivieracqua e al quale viene chiesto da più parti un ruolo di maggior leadership per uscire dal pantano. Un’assenza che è stata sottolineata anche da Giacomo Chiappori e dal presidente Fabio Natta.
E ora come se ne esce? “Credo che sia il caso che ci sia una riunione politica. Solo una riunione politica, e non tra funzionari, può portare dei risultati veri”, dichiara Chiappori.