Il nome Dolcedo trae origine dalla piacevolezza dei luoghi che circondano questo antico borgo medievale. In alcuni antichi documenti viene anche definito Villadolce.
A caratterizzare il paesaggio è la presenza massiccia di uliveti, dai quali proviene un pregiato olio di oliva che da sempre funge da traino all’economia locale.
Camminando per il centro del borgo è possibile ripercorrere la storia di questa parte di Liguria, apprezzandone da una parte l’architettura rurale e dall’altra la raffinatezza di palazzi e chiese di grandissimo pregio, simbolo del periodo d’oro vissuto da Dolcedo a partire dal Seicento.
Esempio lampante di ciò è la chiesa di San Tommaso, di origine medievale, che ha assunto l’attuale aspetto nella prima metà del Settecento. La facciata, in chiaro stile barocco, conserva tuttavia l’originale portale quattrocentesco.
In origine, l’interno della Chiesa era decorato con stucchi verdi e rosa, osservabili oggi solo nella parte anteriore dell’edificio. Nel 1860 furono infatti sostituti da una tinteggiatura blu intenso su cui spiccano affascinanti stucchi dorati.