Teatro dell’opera gremito ed applausi scroscianti per Dacia Maraini, che ha incantato parlando non solo del suo ultimo libro, ma anche della sua vita, del suo impegno sociale dell’importanza di combattere sempre per i valori in cui si crede. Ha partecipato lo storico Matteo Moraglia, editor Leucotea. Ha portato il saluto il consigliere comunale Giovanna Negro. Bella l’interpretazione vocale di Alessia Cava della Scuola Ottorino respighi. Letture intense di Loredana De Flaviis, attrice de “Il Teatro dell’Albero”. L’incontro era inserito nel piano di Formazione dei Docenti e dei Giornalisti.
Ogni donna è una voce, uno sguardo, una sensibilità unica e irripetibile. Lo sono anche Gesuina, Maria e Lori, una nonna, una madre e una figlia forzate dalle circostanze a convivere in una casa stregata dall’assenza prolungata di un uomo. Tanto Gesuina, più di sessant’anni e un’instancabile curiosità per il gioco dell’amore, è aperta e in ascolto del mondo, quanto Maria, sua figlia, vorrebbe fuggire la realtà, gli occhi persi tra le carte di traduttrice e i sentimenti rarefatti rivolti a un altrove lontano. Il ponte tra questi due universi paralleli è Lori, sedici anni fatti di confusione e rivolta, che del cuore conosce solo il ritmo istintivo dell’adolescenza. Ma il fragile equilibrio che regola la quotidianità di queste tre generazioni è destinato a incrinarsi quando un uomo irrompe nelle loro vite, e ristabilirne uno nuovo significherà abbandonarsi alla forma più pura di passione, quella per la libertà.Tre donne illumina i percorsi nascosti e gli equilibri impossibili del desiderio, li fotografa con un taglio inedito che ne coglie le delicate sfumature in tutte le età della vita. (Prefazione)
Dacia Maraini è autrice di romanzi, racconti, opere teatrali, poesie e saggi, editi da Rizzoli e tradotti in oltre venti Paesi. Nel 1990 ha vinto il Premio Campiello con La lunga vita di Marianna Ucrìa e nel 1999 il Premio Strega con Buio. I suoi ultimi romanzi sono La bambina e il Sognatore (Rizzoli 2015) e Tre donne ( 2017).