“In strada c’è un uomo visibilmente alterato con un coltello in mano, indossa un cappello bianco…. Venite subito!”. Sono state queste le parole che l’operatore di Polizia della Centrale Operativa della Questura ascolta dalla viva-voce di una dipendente di una profumeria in pieno centro a Imperia, allarmata per quanto sta accadendo appena fuori il negozio in cui lavora.
Sono le ore 19.15 e i poliziotti si precipitano nella zona interessata. Pochi minuti dopo, in una strada poco distante rispetto a quella della segnalazione, gli agenti notano un soggetto con un cappello bianco che vaga in evidente stato di ebbrezza alcolica e lo fermano. Si tratta di un giovane 22enne di origine peruviana
I poliziotti rinvengono nella tasca del giubbotto un coltello da cucina affilatissimo: 11 centimetri di lama e 10.5 di manico. A quel punti, il giovane viene condotto alla Questura di Imperia. Durante il tragitto – raccontano gli agenti – il 22enne urla contro gli operatori e cerca di infrangere a calci il divisorio della Volante.
In Questura giunge la madre, una donna che vive in Italia da circa 10 anni. Riferisce agli operatori che il figlio l’ha raggiunta in Italia da soli 3 mesi e che non di rado si dimostra violento nei suoi confronti, anche a causa dell’abuso di alcolici. La donna riferisce inoltre ai poliziotti di aver subito anche minacce di morte e percosse e decide di sporgere anch’ella denuncia nei confronti del figlio per le violenze e le minacce ricevute.
Il ragazzo viene quindi arrestato dagli operatori di polizia per il reato di resistenza a pubblico ufficiale. Scortato presso il Tribunale di Imperia per l’udienza di convalida, è condannato a scontare sei mesi di reclusione, con pena sospesa.