Una settimana intensa quella per l’Ufficio Controllo del Territorio del Commissariato PS di Sanremo, finalizzata alla prevenzione del crimine diffuso e al miglioramento della percezione della sicurezza, secondo le nuove direttive del Questore di Imperia Cesare Capocasa.
Torna nuovamente in carcere il napoletano, di 60 anni, per l’espiazione di una pena residua di un anno e cinque giorni a seguito del rigetto della richiesta di revisione della sentenza di condanna.
L’uomo vanta un bagaglio criminale nutrito da diverse condanne relative soprattutto a reati contro il patrimonio. Lo stesso in diversi periodi della sua permanenza a Sanremo è stato sottoposto a misure di prevenzione di diverso tipo e in più occasioni ne ha violato le prescrizioni, anche ed in particolare continuando a commettere reati della stessa natura.
L’italiano noto a questi uffici in più circostanze ha fatto appello all’esigenza di doversi nutrire e quindi di dover commettere furti per soddisfare i propri bisogni primari, accompagnando la sua motivazione a vere e proprie scenette “napoletane”, che però a nulla sono servite per evitargli il carcere.
Nella stessa settimana gli operatori di volante hanno intercettato un sedicenne tunisino il quale si era reso autore pochi minuti prima del furto di una bicicletta, anch’egli al fine di rivenderla immediatamente per acquistare cibo e sigarette. Gli agenti hanno riconosciuto il giovane come l’autore di un furto di un’auto commesso solo pochi giorni addietro presso un Centro Commerciale della zona. In tale circostanza il giovane tunisino aveva rubato l’auto di un uomo impegnato negli acquisti presso il Centro e si era dato a precipitosa fuga, ma l’inesperienza nella guida forse dovuta alla giovane età non gli ha consentito di percorrere molta strada, infatti il giovane provocava dei danni all’auto che immediatamente emetteva fumo dal motore e che lo costringeva a lasciarla sul ciglio dell’Aurelia e darsi alla fuga.
Il giovane tunisino giunto da poco in Italia veniva deferito all’A.G. per i furti ascrittigli e nel frattempo è stato affidato ad una casa famiglia.
Infine gli operatori del Controllo del territorio riuscivano a recuperare nella provincia di Genova, con l’ausilio degli agenti del capoluogo, diversi cellulari I-phone e articoli di telefonia per un valore di circa mille euro sottratti ad un negozio di telefonia della città matuziana.
Il furto aggravato dai danni arrecati alla vetrina che conteneva gli oggetti in questione, è stato commesso da due gemelli della provincia di Genova ed un amico, tutti nemmeno trentenni.
Tutta la merce è stata ritrovata a seguito di un’attività di indagine e restituita ai legittimi proprietari.
Infine, il personale del Commissariato di concerto con l’Ufficio Immigrazione della Questura ha proceduto ad allontanare tre cittadini di nazionalità rumena, senza fissa dimora e già noti alle forze di polizia per vari reati quali furto, furto aggravato, accattonaggio. Si tratta di due uomini e una donna rintracciati nei pressi della stazione ferroviaria della città dei fiori ove avevano costituito una tendopoli.
Nonostante gli stessi fossero già stati sgomberati dalla Polizia locale ad inizio del mese di gennaio, continuavano a permanere nella zona adiacente Corso Cavallotti creando disturbo alle persone e agli utenti dello scalo ferroviario.
Questa attività si inserisce nel quadro delle cosiddette iniziative volte a garantire la sicurezza urbana, secondo le direttive della nuova Legge n. 48 del 18 aprile 2017.