Al Bano – La canzone di questo Festival difficilmente entrerà nella sua greatest hits, così come la performance offerta la prima sera sul palco dell’Ariston non verrà ricordata come una delle sue migliori. Tuttavia, l’affetto di cui gode da parte del pubblico è talmente ampio che non sarebbe così sorprendente vederlo nei piani alti della classifica finale. 5
Elodie – La canzone è nel solco dello stile delle altre grandi interpreti uscite da Amici. Non a caso, il testo è stato scritto da Emma Marrone. La sua capacità di ‘arrivare’ al pubblico è fuori di dubbio, così come il probabile successo radiofonico post-Festival. 6+
Paola Turci – Bellissima ed elegante. Un brano dalle caratteristiche musicali uniche. Forse era passata un po’ in sordina nei giorni precedenti, ma ha sfoderato una performance da grande artista qual è. 6/7
Samuel – Le sonorità sono facilmente riconoscibili. La padronanza del palco c’è tutta. Un artista completo e una canzone che potrebbe avere successo anche dopo il Festival. 6,5
Fiorella Mannoia – Sale sul palco con il peso di essere la superfavorita e non delude le attese. Il brano, “Che sia benedetta”, è di alto livello, la sua interpretazione ancora di più. Sarebbe sorprendente se sabato sera ci fosse un altro artista al posto suo ad essere proclamato vincitore. 8
Nesli e Alice Paba – Male. La canzone è già debole di suo, l’interpretazione peggiora soltanto le cose. Da rivedere anche l’idea di base di questo duetto. 4,5
Michele Bravi – Bella la citazione colta del titolo, delicata ed elegante la voce. Nel complesso però non convince del tutto. Probabilmente il brano non è completamente adatto a lui. 5,5
Fabrizio Moro – Testo come sempre di livello, non delude le attese. Le sue interpretazioni non lasciano mai indifferenti. 6,5
Giusy Ferreri – Potrebbe essere il classico esempio di chi va male a Sanremo e bene dopo. L’interpretazione della prima sera è da galleria degli errori. Di per sé il brano non dispiace. 5,5
Gigi D’Alessio – La melodia è la sua, inconfondibile. Ha portato sul palco dell’Ariston se stesso, senza strafare. La canzone è orecchiabile e sarà sicuramente apprezzata dal suo pubblico. 6
Raige e Giulia Luzi – Il duetto funziona bene e l’interpretazione piena di carica sessuale. Musica e parole sono in perfetta linea d’onda con le generazioni più giovani. Un po’ meno con il pubblico classico di Sanremo. 6
Ron – Sul palco si nota la stoffa del grande artista. La canzone non sembra essere alla stessa altezza. In più, canta male e rovina tutto. Un peccato. 5
Ermal Meta – Il brano è davvero forte, sia dal punto di vista della musica che delle parole. L’interpretazione lascia un po’ desiderare, ma è un suo limite di base. Il giudizio è comunque decisamente positivo. 6/7
Michele Zarrillo – È la quintessenza di Sanremo. Non a caso è in doppia cifra in quanto a presenze sul palco dell’Ariston. Nulla più e nulla meno di quanto ci si aspettasse. 6
Sergio Sylvestre – Il talento è indiscutibile. La scelta del brano è invece opinabile. Escono fuori soltanto alcuni colori della sua voce. Per essere il primo Sanremo fa comunque una buonissima figura. 6
Alessio Bernabei – Che abbia un grosso potenziale è noto dai tempi dei Dear Jack. Questa canzone però continua a tenerlo in un limbo musicale ed artistico dal quale non riesce ad uscire. Deve trovare la sua strada e sul palco dell’Ariston non è sembrato convincente. 4/5
Chiara – La sensazione è che i brani che porta a Sanremo non le rendano mai completamente giustizia. La voce è inconfondibile nell’intero panorama della musica italiana. Le manca però ancora qualcosina per il definitivo salto di qualità. 5,5
Francesco Gabbani – Stile, originalità, divertimento. C’è tutto nella sua esibizione. È una ventata di freschezza e rischio in mezzo a brani troppo spesso standard nelle musiche e nelle parole. Da applausi. 7,5
Marco Masini – È tra i big con più esperienze e si vede. È ormai un artista maturo e la canzone rispecchia questa maturità. Le sonorità colpiscono l’attenzione. 6,5
Lodovica Comello – È anche lei vittima di una prima serata no dal punto di vista delle interpretazioni. La canzone manca di sprint, ma potrebbe trovare un suo pubblico fuori da Sanremo. 5
Clementino – Senza infamia e senza lode. Non rischia molto e questo lo penalizza un po’. La sensazione più generale è che il rap perda sempre qualcosa sul palco dell’Ariston. 5/6
Bianca Atzei – È l’emblema di tanti artisti incompleti visti al Festival. Paga forse oltre ai suoi demeriti, perché la voce non manca. La canzone però è un po’ debole. 5,5