[beevideoplayersingle adstype=”video-ads” videourl=”https://vimeo.com/247508639″ videoadsurl=”https://vimeo.com/236432438″ adsurl=”http://www.rivierarecuperi.com/”]L’ospite di oggi dell’Intervista di Riviera Time è il sindaco di Ventimiglia, Enrico Ioculano. Si parte con il futuro delle aree dismesse del Parco Roja e della possibile apertura al loro interno di un centro commerciale. “Stiamo parlando di aree molto grandi, all’interno delle quali potrebbe esserci anche una zona commerciale”, afferma il primo cittadino. “I commercianti locali sono sempre stati tutelati dalle varie amministrazioni ed è questa anche la nostra intenzione, ma rendiamoci conto di quanto accade nelle aree vicine a noi, dove vengono fatte scelte diverse. Comunque, per quanto mi riguarda, auspico uno sviluppo industriale per quell’area”.
Ioculano risponde poi a Don Rito Alvarez e all’avvocato Alessandra Ballerini, che nelle scorse ore avevano parlato di mancato rispetto dei diritti umani a Ventimiglia sul fronte della questione migranti. “Abbiamo un centro, quello al Parco Roja, dove le istituzioni hanno certificato che i diritti sono rispettati. Per quanto riguarda le persone migranti presenti nel fiume, è evidente che ci siano delle criticità. Credo che gli sforzi, più che a denunciare i problemi, dovrebbero essere rivolti a farsi promotori nel convincere queste persone ad accedere al centro”.
Il sindaco di Ventimiglia parla della spinosa questione del futuro di Rivieracqua. “Serve un colpo di reni da parte di tutte le amministrazioni. Noi avevamo lavorato più di un anno con il vecchio cda per quanto riguarda Aiga. È chiaro che in questa situazione di stallo ci gode solo il privato”.
Chiusura dedicata allo scenario politico nazionale. “La situazione del centrosinistra è complessa, ma non vedo punti fermi. Il centrodestra è pieno di contraddizioni, nel movimento del presidente Grasso vedo solo rancori personali. Dei Cinque Stelle non sto neanche a parlarne. Credo che il Pd – conclude Ioculano – in termini di alleanze possa guardare ad alcuni soggetti, penso ad Emma Bonino, che rappresentano uno spaccato politico-culturale di questo Paese”.