[beevideoplayersingle adstype=”video-ads” videourl=”https://vimeo.com/244816459″ videoadsurl=”https://vimeo.com/236432438″ adsurl=”http://www.rivierarecuperi.com/”]L’ospite di oggi dell’Intervista di Riviera Time è il segretario provinciale del Partito Democratico Pietro Mannoni, che commenta gli ultimi sviluppi legati a Rivieracqua e alla crisi politica imperiese. Si parte dalle dimissioni di Massimo Donzella. “Mi dispiace, credo abbia lavorato bene”, afferma Mannoni. “La situazione si è complicata molto negli ultimi giorni e capisco anche che una persona, oltre agli aspetti amministrativi, consideri anche il peso dal punto di vista personale”.
Su Rivieracqua si è consumata anche la rottura con il sindaco Carlo Capacci a Imperia, sebbene quest’ultimo ritenga che si sia trattato solo di una scusa. “Non condivido questa ricostruzione”, sottolinea il segretario Pd. “Noi crediamo nell’acqua pubblica e, nonostante le dichiarazioni, non ci è sembrato che il sindaco andasse nella stessa direzione. Poi è chiaro che momenti di disaccordo c’erano stati anche prima e questo perché Capacci ha sempre pensato di calare le decisioni dall’alto”.
Mannoni non si sbilancia sulla durata di Capacci sulla poltrona di sindaco di Imperia. “Meglio non fare previsioni. È chiaro che per noi è già un’esperienza finita”, spiega. “Capacci ha dichiarato che non ha intenzione di dimettersi e quindi serve una mozione di sfiducia. Non bastano i consiglieri del Pd, serve un’intesa con Forza Italia. È chiaro che non possiamo sostenere le stesse posizioni tenute dall’opposizione in questi quattro anni e mezzo. Bisogna trovare un punto di equilibrio”.
In conclusione, Mannoni si sofferma sulla visita di domani, mercoledì 29 novembre, di Matteo Renzi a Sanremo.