Sono riprese in questi giorni a Ventimiglia le indagini archeologiche nell’area del sepolcreto tardoantico della città romana di Albintimilium, nell’area della Porta Nord delle mura settentrionali, condotte dall’Istituto Internazionale di Studi Liguri con concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo tramite la Soprintendenza per i Beni Archeologici e del Paesaggio della Liguria. Oggi per le ore 14 si procederà allo scoperchiamento di una tomba del sepolcreto tardoantico, di notevole interesse archeologico; si è recentemente scoperta un’ampia area a sarcofagi che, a partire dalla seconda metà del V secolo, si impose a nord delle mura ormai abbandonate. L’Amministrazione Comunale ha nuovamente destinato un contributo per gli scavi, in questa occasione si tratta di 2000 euro; questi interventi negli ultimi anni hanno permesso la migliore definizione della topografia settentrionale della città romana a nord della ferrovia, con la scoperta di un ampio tratto delle mura, di una porta urbica, evidente collegamento con i fondi agricoli della retrostante Val Nervia, di un cardine minore, nonché di un’articolata stratigrafia che dal I secolo a.C. giunge sino alla prima parte del VII secolo.
I lavori, seguiti con attenzione anche dalla Soprintendenza Archeologia della Liguria nella persona del dott. Luigi Gambaro, proseguono l’ormai decennale attività dell’Istituto nel territorio di Albintimilium, attività di ricerca iniziata già negli anni trenta del secolo scorso dal grande archeologo ligure Nino Lamboglia, fondatore dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri, al cui instancabile lavoro si deve la riscoperta di buona parte della città antica.
Alle indagini archeologiche, dirette dalla dott.ssa Daniela Gandolfi, coadiuvata dall’equipe di scavo dell’IISL, Lorenzo Ansaldo, Viviana Pettirossi, Claudio Mastrantuono e Valeria Amoretti, prendono parte numerosi studenti provenienti da diverse università italiane (Torino, Padova, Firenze, Pisa, Napoli) e straniere (Università di Madrid) e numerosi volontari. Durante i lavori, che si concluderanno il 27 ottobre prossimo, sarà inoltre attivo un laboratorio per la classificazione, inventariazione e studio dei reperti recuperati dallo scavo.
Gli scavi hanno potuto contare su un’ampia cordata di sostegno capitanata dal Comune di Ventimiglia, con il concorso della Fondazione Livio Casartelli- Ippolita Perraro, della Delegazione di Imperia dell’Associazione Sommeliers e con l’apporto della ditta Fratelli Carminati di Bevera, dell’Impresa De Villa CLS, e dal Gruppo Alpini della Città di Confine. Giovedì prossimo in programma la visita agli scavi degli studenti del corso di laurea di Scienze del Turismo del Polo Universitario di Imperia accompagnati dal prof. Fabrizio Benente.