Nella mattinata di oggi le sigle sindacali di Fim-Cisl Liguria e Fiom-Cgil Imperia si sono riunite sotto il palazzo della Provincia, per una nuova fase dello sciopero che a livello nazionale sta caratterizzando i lavoratori del settore metalmeccanico, allo scopo di incontrare il presidente Claudio Scajola.
Si tratta del quarto sciopero del settore negli ultimi 4 mesi, a seguito della mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per il settore.
Nella provincia di Imperia il settore dei metalmeccanici conta due aziende: Munters e ASA. Circa 160 dipendenti per Munters e circa 60 per ASA. A queste si affianca un indotto che coinvolge complessivamente tra le 400 e le 450 persone. Un settore che, seppur non al primo posto nelle gerarchie economiche della provincia rappresenta un consistente valore aggiunto.
“Non è mai iniziata la trattativa per il rinnovo del contratto del meccanico industria”, sottolinea Simone Mara, segretario regionale Fim-Cisl Liguria, “che copre 1 milione e 600mila lavoratori in Italia e rappresenta il settore trainante dell’economia italiana, spostando l’11% di PIL circa. Dopo 9 incontri, Federmeccanica non ha mai analizzato la nostra piattaforma sindacale, come da regole stabilite in accordo con le parti sociali e dal 98% delle persone con rivendicazioni nel perimetro previsto e accettabili. C’è una clausola di salvaguardia che in questi anni ha tutelato i lavoratori dal costo inflattivo. C’è una richiesta di riduzione di orario sul modello delle grandi fabbriche europee. L’obbiettivo è diportare l’orario del full-time a 35 ore. Si tratta di aprire veramente una trattativa. Federmeccanica non solo non ci ha ascoltato ma ha aperto una contro piattaforma. Una cosa mai vista. Chiediamo che si prendano in considerazione le nostre proposte e che si apra una vera trattativa. Non è possibile che non esista dopo un anno un contratto nazionale per un settore così importante ed impattante anche su altre filiere”.
Poco dopo le 10, nel cortile esterno del palazzo, arriva il presidente della Provincia Claudio Scajola, che si intrattiene a lungo in dialogo con i rappresentanti.
La Provincia fa sapere di esprimere solidarietà con i lavoratori, auspicando che il governo possa mettere tutti attorno al tavolo per trovare una soluzione e sbloccare la situazione. Scajola ha annunciato che cercherà di mettere l’argomento fra gli ordini del giorno del prossimo consiglio provinciale. Nel dialogo sono stati poi toccati e condivisi altri temi a carattere nazionale, come la preoccupazione riguardo la crescente differenza di stipendi fra i lavoratori in Italia e quelli negli altri paesi dell’Unione Europea, sul quale Scajola comunica di temere che ciò possa avere ripercussioni sulla coesione sociale e sull’impatto che le nuove tecnologie potranno avere sul futuro prossimo del settore metalmeccanico.