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Sono diversi i leitmotiv sulle problematiche strutturali che caratterizzano la contemporaneità della Liguria. Due di questi sono certamente la questione dell’elevata anzianità complessiva di questa parte d’Italia e la problematica relativa ai trasporti e alle difficoltà logistiche della regione e della provincia di Imperia.

Proprio durante il ponte pasquale, la rete dei trasporti è stata messa a dura prova da un intenso flusso di turisti, sia sulle strade che lungo le ferrovie. Queste ultime fanno parte di una rete nazionale che presenta pochi binari in rapporto al numero dei treni in circolo.

Ma se è vero che la Liguria ha la popolazione demograficamente più anziana d’Italia (e d’Europa) lo stesso, curiosamente, non si può dire dei suoi treni regionali.

Un report realizzato da Pendolaria (storica campagna di denuncia di Legambiente dedicata ai treni regionali e locali), ha analizzato l’età media dei convogli pendolari in ogni regione. Ne è emerso che in 9 regioni italiane almeno un treno su due ha più di 15 anni, con Molise, Calabria e la Provincia autonoma di Trento in cima alla classifica per anzianità del parco rotabile.

La Liguria, al contrario, registra la percentuale più bassa tra tutte le regioni per questa statistica, con solo il 12% dei treni regionali aventi un’età superiore ai 15 anni.

Un dato che già un paio di anni fa era stato rilanciato dalla Regione Liguria, quando l’allora presidente Giovanni Toti aveva promesso, al termine del rinnovamento dei mezzi, un età media totale dei convogli in transito di 4,5 anni.