[beevideoplayersingle videourl=”https://vimeo.com/233631639″]Giorgio Trucco, Paola Cagnacci e Marco Sarlo. Ecco i nomi delle tre new entry della giunta sanremese guidata da Alberto Biancheri. Se sui primi due i nomi le voci erano insistenti già da giorni – il primo in quota Pd, la seconda espressione di Sanremo al Centro – il terzo è emerso nelle ultime ore.
Nel tardo pomeriggio di ieri era circolata infatti la voce riguardante un tecnico, che è poi risultato essere il general manager dell’Hotel Royal. Marco Sarlo è un nome sul quale il sindaco Alberto Biancheri ha lavorato sottotraccia, assicurandosi nella sua squadra uno dei maggiori esperti di turismo a livello internazionale.
Sarlo, che ha rilanciato le sorti del prestigioso albergo sanremese riportandolo ai fasti di un tempo, si occuperà di Turismo e avrà il compito di riportare in alto Sanremo dopo le difficoltà – certificate anche dai numeri – dell’assessorato di Daniela Cassini.
Giorgio Trucco, geometra classe 1963, prende invece le deleghe a Lavori Pubblici e Viabilità, lasciate da Leandro Faraldi. Paola Cagnacci, commercialista, si occuperà infine di Bilancio e Società Partecipate.
La giunta è completata dai riconfermati Costanza Pireri (che mantiene l’Assessorato alle politiche sociali e servizi alla persona ma che rivestirà anche il ruolo di vice sindaco), Mauro Menozzi (patrimonio e protezione civile, arredo urbano, patrimonio, demanio, difesa del suolo e protezione civile), Barbara Biale (sviluppo economico e finanziamenti europei, verde pubblico, floricoltura, attività produttive) ed Eugenio Nocita (ambiente, sport)
LE DICHIARAZIONI DI BIANCHERI – “È stato un passaggio necessario. Dobbiamo pensare al futuro di un progetto”, ha detto il primo cittadino. “È una scelta che va al di là delle persone. Sarò il primo a mettere in discussione la mia figura quando e se sarà necessario”.
“Non parliamo di un cambio di rotta. Si tratta di dare forza ad un progetto”, ha aggiunto Biancheri commentando chi ha spiegato la manovra con un avvicinamento al centrodestra. “Non rispondo a tutti gli articoli usciti, ma è normale che il sindaco di Sanremo parli una volta con Scajola, una con Barbagallo”.
“I giornali hanno accelerato il processo che si voleva fare più con calma ed è mancato quindi l’aspetto umano e il dialogo con alcune persone. Questo quello che mi è spiaciuto di più”, ha sottolineato.
“La situazione politica regionale è cambiata rispetto al 2014. Nel 2019 dobbiamo delineare un progetto con confini leggermente diversi, ma con gli stessi alleati”.