Si è tenuto questa mattina il consiglio comunale convocato in seduta pubblica straordinaria e urgente a Ventimiglia, richiesto dai sei consiglieri di minoranza rispetto ai lavori di adeguamento sismico all’interno dell’edificio sito in via Roma appartenente all’Istituto Comprensivo n.1 “Biancheri” e il correlato spostamento di alcune classi nel futuro centro anziani di Via Vittorio Veneto.
I consiglieri firmatari, rispettivamente Vera Nesci, Alessandro Leuzzi, Gabriele Sismonsini, Tiziana Panetta, Gaetano Scullino e Cristina D’Andrea, hanno richiesto:
- una discussione in merito all’utilizzo di denaro pubblico destinato allo spostamento temporaneo delle classi e degli uffici scolastici abitualmente in via Roma;
- una discussione sui verbali di sopralluogo e i collaudi eseguiti nel futuro centro anziani di via Vittorio Veneto;
- una discussione sulla situazione attuale rispetto alla sicurezza e/o salubrità dello spazio dedicato alla mensa della scuola primaria di via Vittorio Veneto;
- il voto e delibera sulla sede temporanea o definitiva dove alloggiano temporaneamente gli alunni e gli uffici;
una discussione con annessa delibera per indicare la sede temporanea o definitiva scelta per gli alunni, i docenti e il personale amministrativo del CPA.
Vera Nesci ha esordito: “Dei genitori hanno fatto presente che alcuni alunni hanno avuto dei malori a seguito dello spostamento nel futuro centro anziani. L’amministrazione ha deciso di mettere gli alunni nel centro anziani quando non era ancora terminato: avete chiesto la sospensione dei lavori e la presa in carico dello spazio, avete fatto dei lavori per sistemare questo open-space che doveva essere utilizzato da una trentina massimo di persone, lo avete diviso in 4 aule e pretendete di farvi stare 87 alunni con correlati docenti e uffici. Ciò che chiedono il Comitato e i genitori è un esame di salubrità degli spazi e dell’aria delle aree interessati dallo spostamento delle classi. Il 20 febbraio la scuola stessa vi ha chiesto un intervento straordinario di pulizia perché vi erano dei lavori in una diversa area che comportava ingresso di polvere nocive negli spazi occupati dai ragazzi. Effettivamente i ragazzi sono stati messi in locali che non erano stati predisposti con tutte le accortezze necessarie, c’è anche il problema della privacy. La scuola aspetta ancora che vengano messi gli adesivi sulle vetrate per garantire l’anonimato dei ragazzi. Vi è poi la questione economica: dobbiamo garantire il benessere dei ragazzi, per farlo sono stati spesi 50.000 euro al fine di sistemare il centro anziani, ma prima o poi questa struttura verrà data agli anziani? Quanti soldi spenderemo per adeguarlo alle necessità dei suoi futuri ospiti?”
La conclusione dei lavori nell’edificio scolastico originale è prevista entro il 31 marzo 2026, mentre il collaudo entro giugno 2026.
Il vicesindaco Marco Agosta ha spiegato: “Per consentire l’inizio dell’anno scolastico 2024/2025 abbiamo effettuato in anticipo alcuni lavori. Al momento non disponiamo di uno spazio scolastico abbastanza capiente da contenere l’intero istituto. Abbiamo fatto delle riunioni con la scuola per concordare una soluzione adatta agli studenti. Si sono tenute diverse riunioni sull’argomento, coinvolgendo i rappresentanti della scuola e i consiglieri di maggioranza e minoranza. L’ultima a fine dicembre, in cui sono state ribadite le modalità di trasferimento per i lavori nell’ala sud delle Biancheri. A causa dei ritardi nei lavori abbiamo fatto lo spostamento il 10 febbraio. Si tratta della soluzione più efficace, funzionale e compatibile con le esigenze generali. Il centro anziani a mio parere è uno struttura bellissima, ben fatta. L’amministrazione comunale nel mese di gennaio 2025 ha effettuato un sopralluogo con la dirigenza scolastica, il dirigente dell’area tecnica, alcuni rappresentati dai genitori, il responsabile SPP nominato dalla scuola, durante il quale abbiamo verificato stato del locale quasi ultimato e prossimo alla consegna. Un incremento della concentrazione degli alunni in un unico plesso, come in questo caso in via Veneto, confligge con le norme di sicurezza e antincendio. Prima della consegna dell’edificio tutte le certificazioni sono state messe a disposizione dalla dirigenza scolastica e affissi per essere visionati. L’ASL1 ha diffuso gli esiti del sopralluogo, confermando la conformità degli spazi. Noi abbiamo fatto due volte una pulizia straordinaria degli spazi, posso genuinamente prendermi la colpa per i vetri e la privacy: il giorno dopo l’ingresso però è stata affissa la cartellonistica per garantire l’anonimato. Per quanto riguarda il CPA, va in quella struttura al pomeriggio come andava nel pomeriggio alle Biancheri. L’alternativa al CPA erano i moduli disposti, abbiamo trovato una soluzione temporanea di comune accordo generale. La mozione per me è condivisibile, sono favorevole a votarla. Le decisioni vengono prese di concerto, non da una sola parte del tavolo. Vi comunico anche che ho ricevuto notizia ieri di un ritardo: dovevamo consegnare il cantiere delle Banchieri il primo settembre, ad oggi il ritardo è di venti giorni.”
Il vicesindaco ha anche aggiunto: “I 5 moduli adibiti ad attività scolastiche presenti nel cortile delle Biancheri sono 4 a utilizzo delle Biancheri e 1 del CPA. Di questi moduli uno è dedicato alla mensa, nei moduli 1/2/3 vengono erogati corsi di alfabetizzazione, vi vengono erogati anche dei corsi di recupero per gli studenti e il corso FAMI dedicato ai minori stranieri. In questi moduli si svolgono anche le attività dei docenti di sostegno, corsi di potenziamento, è presente anche lo sportello della psicologa. Il modulo 4 è dedicato principalmente al personale docenti e ai colloqui scuola-famiglia. L’ultimo modulo comprende l’aula dei professori e del CPA. Questa organizzazione risponde in modo efficace alle esigenze della scuola stessa.”
Il consigliere Gabriele Sismondini ha poi preso la parola: “È un argomento veramente importante che non vuole essere una strumentalizzazione politica. La nostra azione politica non è mai stata volta a ciò: noi abbiamo avuto delle segnalazioni dai genitori e dai docenti per avere delle risposte. Innanzitutto non abbiamo capito quando finiranno questi lavori, ma il punto è: quando l’amministrazione è venuta a sapere della necessità di effettuare questi interventi, doveva subito preoccuparsi di dove mettere questi ragazzi. Sono state prese delle decisioni e noi chiediamo che entro la fine di maggio voi ci diciate cosa volete fare. Se non sapete dircelo ci chiediamo perché state lì. Vi piacciono le poltrone? Sono comode? Come detto dal vicesindaco anche secondo me in qualcosina avete sbagliato. Noi siamo qua oggi per avere delle risposte: facciamo democraticamente delle domande e vogliamo essere tranquillizzati. Noi chiediamo che entro fine maggio voi ci chiamate e ci diciate cosa avete deciso di fare e perché.”
I presenti in aula hanno accolto le parole del consigliere Sismondini con forti applausi.
È poi intervenuta la collega Cristina D’Andrea: “I presenti vogliono le risposte che meritano. Il punto è: i lavori sono iniziate a giugno 2024, poi sono stati interrotti. Prima di giugno 2024 sarebbe già dovuto esserci un minimo di programmazione. Poi è stata fatto la riunione a luglio, è stato deciso di noleggiare questi container che sono i moduli, completamente non idonei. Anche solo il pensiero di mettere i ragazzi lì non aveva senso, per andare ai servizi igienici era necessario l’abbandono del container. Delle 4 classi spostate solo 1 è da 19 alunni, le altre da 20: gli spazi non sono stati idonei fin dall’inizio proprio a livello spaziale. Sarebbero anche state sprovviste di LIM e spazio per la cattedra del docente. È stata trovata la soluzione nel centro anziani: le aule temporanee non sono insonorizzate, nella struttura sono presenti due bagni senza serratura oppure si può usufruire dei bagni nell’ex Gil, ma per farlo i ragazzi devono essere accompagnati dal docente o dalla bidella, i quali dovrebbero lasciare il loro lavoro non tutelando gli studenti in classe o gli accessi alla struttura. Il ricircolo dell’aria non è stato sufficiente per evitare che i ragazzi dovessero respirare quelle polveri. Il problema resta: i ragazzi torneranno a scuola lì a settembre? O si può trovare un luogo più idoneo per la loro stessa salute?”
Roberto Parodi ha preso la parola: “Affrontare il tema della scuola in consiglio comunale, dove è normale ci sia un teatro di faziosità di parte, non reputo sia lo strumento giusto. Reputo che il luogo giusto sia una riunione privata dove può esserci un dibattito diretto tra le parti interessate. La scuola non è di destra o di sinistra, deve restare fuori dalla politica. Io dalla parte mia voterò questa mozione, se non volete fare strumentalizzazione politica votiamo subito.”
“Del CPA non se ne è mai parlato davvero: lì dentro ci sono due scuole pubbliche, anche se sono parte dello stesso istituto. Mi è arrivata ieri purtroppo, penso per un disguido, l’accesso agli atti che avevo richiesto a febbraio. Ho cercato di capire cosa è stato fatto in questi mesi. Io non vado contro chi dall’ASL dice che i bambini lì ci possono stare, anche se non è scritto da nessuna parte né questo né il contrario. Adesso bisogna cercare di chiudere il cerchio: i ragazzini dentro quella scuola sono i cittadini di domani e noi li lasciamo un anno e mezzo dentro un container o un centro anziani. Se continuiamo così lasciamo gli anziani fuori dal centro anziani e i bambini fuori dalle scuole, è un capolavoro. I veri eroi sono stati gli alunni, i docenti, il personale ATA, che nonostante tutto quello è successo non hanno perso un giorno di scuola. Li propongo già oggi per il San Segundin d’Argento. Oggi vi chiediamo una cosa sola: conoscendo i tempi della politica e i vostri tempi, da oggi al 31 maggio pensate di trovare dei locali più idonei? Siamo la città, la provincia, la regione con il tasso di natalità minore e non riusciamo a trovare uno spazio per questi ragazzi? Le proposte e le decisioni le fate voi, per questo ci siamo dovuti ridurre al consiglio comunale straordinario. Questo è l’andamento di questa maggioranza, ma siccome non voglio far politica e non la faccio, vi chiedo di votare la mozione ed entro maggio farci sapere cosa avete deciso. In Italia nulla è più definitivo di quel che è momentaneo: questi ragazzi, i genitori, gli insegnanti, hanno diritto di sapere come devono organizzarsi per settembre”, ha aggiunto il consigliere Alessandro Leuzzi.
Tiziana Panetta ha evidenziato: “Ancora una volta purtroppo le soluzioni adottate sono state adottate troppo in ritardo, nuovo sintomo di una mancata visione da parte di questa amministrazione di quelle che dovevano essere le stesse soluzioni. Si sapeva da tempo che la scuola aveva la necessità di alcuni interventi di natura antisismica. Bisognava trovare una soluzione prima, non dei palliativi insufficienti come quelli odierni. C’è stata una mancanza di dialogo. È vero che il nostro centro anziani è un’eccellenza ed è a norma di legge, ma lo è per la sua funzione natale. Non lo è per ospitare degli alunni, anche se temporaneamente. La relazione dell’ASL non dice assolutamente che la suddivisione sia idonea ad ospitare gli studenti. Anche nella soluzione temporanea, e proprio perché relativa a dei minori, occorre rispettare delle regole, assenti per il ricambio dell’aria, le dimensioni e l’altezza. Se prendiamo ad esempio Sanremo, i loro container erano adeguati, a norma di legge, per essere destinati ad aule scolastiche. I nostri no. I nostri moduli sono di dimensioni tali per cui non possono essere utilizzati come aule per i nostri ragazzi. Se è vero che i lavori sono in ritardo, cosa faranno i nostri ragazzi? I genitori saranno costretti a spostarli in altre città per andare a scuola? Secondo me il termine del 31 maggio è addirittura troppo lontano, entro dieci giorni dovreste dare delle risposte a tutti noi.”
“Io devo constatare che qui si mente sapendo di mentire. Le scuole medie Biancheri sono oggetto di un importante intervento di riqualificazione, un intervento finanziato in parte con fondi del PRNN e in parte con risorse comunali, un intervento fondamentale con cui si va a garantire sicurezza. Abbiamo programmato i lavori per non interrompere l’anno scolastico, per creare meno disagi possibili. A settembre 2024 i lavori sono stati sospesi per consentire il rientro in aula degli studenti, nel frattempo l’amministrazione ha cercato delle soluzioni: i moduli o la dislocazione in altri spazi. Naturalmente ci siamo confrontati con gli uffici e abbiamo quindi deciso di spostare parte degli studenti nelle scuole di via Veneto e parte nel centro anziani, usando i 4 moduli per rispondere alle esigenze didattiche. Con questa soluzione secondo me abbiamo garantito la continuità scolastica e ridotto le spese. Su questa scelta qualche settimana fa un comitato di genitori ha sollevato delle questioni, riferendosi alla conformità di queste aule, a cui seguito è stato effettuato un sopralluogo dell’ASL che ha confermato l’idoneità. Non guardiamo il dito, guardiamo la luna: stiamo mettendo in sicurezza una scuola”, ha sottolineato il consigliere Gabriele Amarella.
“È una questione che è stata gestita nel tempo, non trovo importanti il prima o il dopo ma la risoluzione finale. Dobbiamo partire dal presupposto che è vero che si cade nella faziosità politica, ma è il gioco delle parti. Ricordiamoci che si tratta di una questione emergenziale, il cui termine stesso sottolinea l’urgenza di agire. Anche poi sulla relazione dell’ASL, trovo che il vicesindaco Agosta ha affrontato la situazione al meglio che poteva, ma soprattutto si sono susseguite diverse riunioni: c’è stata una collegialità importante e sentita. La relazione dell’ASL dice che, visto che si tratta di una situazione di emergenza, dà la sua approvazione. Mi allineo ai miei colleghi di maggioranza sulla situazione”, ha spiegato il consigliere Simone Bertolucci.
Dopo che la collega Vera Nesci ha sollecitato Bertolucci circa la definizione data di situazione d’emergenza, lui ha rettificato e ammesso di aver utilizzato un termine improprio: il documento rilasciato dall’ASL si riferisce a una situazione temporanea e non di emergenza o urgenza.
Il consigliere Enzo Di Marco ha aggiunto: “Sapevamo che la situazione avrebbe creato dei disagi. I genitori potevano contattare anche noi, chiedendo alla maggioranza ciò che è stato chiesto ai colleghi di minoranza. Penso e credo realmente che se tutti voi 6 consigliere di opposizioni vi metteste a pensare a dove spostare questi 100 alunni, non trovate una soluzione. Resto comunque favorevole a votare positivamente questa mozione per una questione di etica.”
“Nonostante quanto discusso, il problema dell’aria e del ricircolo resta un punto fermo e spero che il vicesindaco ne abbia preso atto. Penso che il problema generale qui sia lo scavalcamento delle responsabilità tra i due partiti di Forza Italia e Lega, è un mio umile parere. Comunque che si diano risposte per i nostri alunni, sul loro ritorno nella loro scuola e su dove seguiranno le lezioni il prossimo anno scolastico”, ha aggiunto Gaetano Scullino.
L’assessore e vicesindaco Marco Agosta ha poi risposto ad alcuni quesiti sollevati, ribadendo la sua posizione: “Rispetto ai servizi igienici i ragazzi possono appunto usufruire dei bagni nell’ex Gil, accompagnati dal personale ATA. Per quanto riguarda il discorso del Comitato dei Genitori, ci sono dei genitori eletti dagli altri tramite votazioni con cui mi sento periodicamente, anche loro possono chiamarmi quotidianamente. Per il ricircolo dell’aria non è vero che il sistema si blocca se la finestre sono aperte. Inoltre non è facile dislocare 80 bambini, perché comunque ci sono anche gli insegnanti e il personale ATA. Anche d’accordo con la dirigenza scolastica io non mi intrometto nelle loro competenze. Non abbiamo lo spazio necessario per ospitare 100 ragazzi al momento. È una situazione provvisoria.”
La mozione presentata è stata infine approvata all’unanimità, dunque l’amministrazione si impegna formalmente a fornire le risposte richieste entro il 31 maggio.