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La storia di Glori nasce intorno alla metà del XIV secolo.

Seconda la tradizione, la famiglia Ausenda si trasferì in questa zona della Valle Argentina per sfuggire alla pestilenza di Triora.

Diedero, così, vita al paese che, sul finire del 1800, contava oltre 300 abitanti.

Gianluca Ozenda, residente a Glori e appassionato di storia locale, ci porta alla scoperta del piccolo paese della Valle Argentina, con i suoi tesori e le sue curiosità; come i ceppi in pietra che rappresentavano il confine di stato tra la Repubblica di Genova e il Ducato di Savoia.

“Destino comune di molti paesi dell’entroterra – spiega Ozenda – anche Glori ha subito un massiccio spopolamento nei decenni scorsi.”

I residenti attuali sono circa una ventina, ma negli ultimi anni famiglie giovani con bambini hanno deciso di ritornare in valle e trasferirsi a Glori. Tra questi Luca Papalia: “Mi sono innamorato di questo paese per caso. Andando in giro per il mondo non ho travato una terra così bella.”

Il progetto di Papalia è quello di recuperare i terreni abbandonati e riportare l’entroterra a vivere.