Casinò di Sanremo

Giovedì 20 marzo, alle ore 16.30, nel teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo, in collaborazione con Unesco Sanremo, il regista e scrittore Piero Farina presenterà in anteprima nazionale il suo libro “Comprendere l’impossibile: Il mio viaggio ad Auschwitz con Piero Terracina” (Antea).

Durante l’evento ci sarà un reading dell’autore con Franco La Sacra e Loredana De Flaviis, rispettivamente direttore artistico e attrice della Compagnia Teatrale “Il Teatro dell’Albero”. L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

“Comprendere l’impossibile: Il mio viaggio ad Auschwitz con Piero Terracina” (Antea)

“Comprendere l’impossibile” racconta le vicende vissute nel 1995 quando l’autore realizzò “Per ignota destinazione”, un documentario sulla Shoah, dove protagonista fu Piero Terracina, uno degli ebrei di Roma sopravvissuti al campo di sterminio di Auschwitz.

L’8 dicembre del 2019 Piero Terracina muore e l’autore, in occasione di una proiezione a Lecce del docufilm, viene invitato a raccontare quanto aveva vissuto come regista durante le riprese, le emozioni avute durante il viaggio e la sua volontà di essere veramente partecipe al dolore di chi nel campo di sterminio aveva perso l’intera famiglia.

La scrittura di “Comprendere l’impossibile” nasce nei lunghi giorni di lockdown trascorsi nel giardino della casa dell’autore tra il mese di marzo e quello di aprile del 2020. Nella solitudine e nel silenzio del luogo dove ha trascorso l’infanzia e la prima giovinezza, impegnato in un continuo e spesso impietoso flashback, l’autore rivive ogni momento della lavorazione del film, le interviste girate in molte città italiane presso chi ha subito l’umiliazione e il danno delle leggi razziali promulgate dal regime fascista, il viaggio con Piero Terracina fino al campo di sterminio e la dura e indispensabile maturazione di una complessa e quasi impossibile cognizione del dolore.

Durante il percorso fino a Lecce avvengono fatti e situazioni determinanti per comprendere il senso di queste pagine, dove quanto è avvenuto nell’infanzia dell’autore si fonde con le atmosfere e le sconcertanti immagini dei giorni del lockdown, con quanto ha vissuto in un lontano passato con i suoi famigliari, con chi ha contribuito a rendere più dolce e viva la sua esistenza.

Piero Farina

Nato a Sanremo, si trasferisce a Roma dove si specializza in metodologia dell’opinione pubblica presso la facoltà di Scienze Sociali della Luiss.

Negli anni settanta, dopo aver realizzato alcuni fotoreportage per i settimanali Epoca, L’Espresso e dopo aver insegnato per cinque anni “Tecnica del linguaggio cinematografico e televisivo” presso il “Centro Audiovisivi della Regione Lazio”, realizza per il DSE della Rai diverse trasmissioni a carattere ecologico e sociale, un ciclo in cinque puntate dal titolo “Itinerari Laziali” e un’inchiesta sull’alcolismo e le emotrasfusioni in Italia.

Nel 1980 cura con Ettore Scola la regia del documentario “Soggetti d’amore” sul tema dell’handicap per la Prima Rete Rai.
Tra il 1980 e il 1983, collabora con la rubrica della Terza Rete Rai “Delta”, curando testi e regia di numerose trasmissioni.
Negli stessi anni realizza diversi documentari per il DSE, tra i quali una trasmissione in cinque puntate sulla preistoria “Liguria: un milione di anni” e nel 1985, una trasmissione in due puntate sul tema delle carceri minorili.
Nel 1985 collabora in Seconda Rete Rai con Ivan Palermo ne “Il piacere di conoscere”.
Nel 1986 cura testi e regia di “Dentro la città”, un ciclo di trasmissioni della Terza Rete Rai a cura di Angelo Guglielmi, su argomenti sociali, culturali, politici e di costume.
Dal 1988 al 1989 collabora alla trasmissione giornalistica di Nino Criscenti “Duello” della Terza Rete Rai realizzando buona parte dei contributi filmati.
Nei medesimi anni collabora alla rubrica sullo spettacolo “Helzapoppin” diretta da Paolo Gazzara e realizza con Daniela Brancati la serie televisiva “Ve li ricordate?”, in sette puntate, su personaggi di primo piano dimenticati dalla cronaca.
Cura, per l’E.T.I., nel Teatro Cinque di Cinecittà, la regia di “Danzando cinema”, una coreografia e una fantasia musicale che ripercorre il grande cinema di Visconti e di Fellini.
Nel 1990 e 1991 realizza con Luigi Pedrazzi “Dopo il silenzio” e “Navigando sulla Moscova”, due inchieste sull’ex Unione Sovietica andate in onda nella rubrica di Romano Tamberlich “Speciale TG1”.
Nel 1991 è autore, assieme ad Alfonso Madeo, di “Passo Falso”, una trasmissione della Terza Rete Rai con la conduzione giornalistica di Gad Lerner.
Nello stesso anno realizza, con la partecipazione di Luigi Pedrazzi, uno special sulla figura di Giuseppe Dossetti e la politica della DC nel primo dopoguerra.
Nel 1992 cura, per la trasmissione domenicale di Andrea Barbato “Girone all’italiana”, la regia del ciclo “I musei invisibili”, rubrica di scoperta e denuncia nel mondo dell’arte con la partecipazione del critico Federico Zeri, e alcune fictions per la trasmissione “Mi manda Lubrano”.
Nel 1993 realizza per il vicariato di Forlì “Don Pippo: un prete e la sua città”.
Tra il 1992 e il 1993 cura la regia di un ciclo di sei puntate dal titolo “La donna che lavora 1993”, trasmissione andata in onda sulla Terza Rete Rai e premiata in Danimarca in un concorso internazionale.
Nel 1993 realizza per la Prima Rete Rai “Dedicato a Firenze”, con la partecipazione di Federico Zeri, special sull’attentato di via dei Georgofili, successivamente presentato fuori concorso al “Premio Italia”.
Nel 1994 firma come autore e regista “Melozzo, pictor papalis”, documentario sulla vita e l’opera del pittore di Forlì girato con la partecipazione di Federico Zeri.
Nello stesso anno, per la Terza Rete Rai, realizza “Sui sentieri del Dharma”, un’ampia inchiesta sul buddismo in Italia.
Nel 1995 cura il soggetto, la sceneggiatura e la regia di “Per ignota destinazione”, un documentario per la Terza Rete Rai sulla deportazione degli ebrei italiani nel campo di sterminio di Auschwitz in Polonia.
Dal 1995 al 1997 si dedica alla sceneggiatura e alla regia di venti trasmissioni sulla lirica e sulla musica sinfonica per la rubrica della Terza Rete Rai “Prima della Prima”.
Nel 1998 è autore e regista, per la Prima Rete Rai, della puntata pilota di una trasmissione dedicata alla letteratura infantile dal titolo “C’era una volta: i bambini raccontano”.
Nello stesso anno idea e scrive, per la Società Cinetelevisiva D4, un lavoro sullo sfruttamento dei minori e successivamente realizza, su commissione del Ministero degli Affari Sociali, due spot di 50″ sul medesimo argomento.
Dal 1998 al 2004, per “Geo & Geo” della Terza Rete Rai, realizza come autore e regista, più di venti documentari in Italia e all’estero sulla natura e l’ambiente.
Dal 2005 in poi, insieme a Marisa Fogliarini in qualità di coautrice, produce e realizza in modo autonomo, in parte per “Geo & Geo”, più di una quindicina di altri documentari.
Tra questi, nel 2011, in occasione del 150° dell’Unità d’Italia, per il Comune e il Club Unesco di Sanremo, realizza il documentario “Con l’Italia nel cuore” con interventi di Fulvio Cervini; nel 2012 “Alla ricerca del giardino incantato”, filmato dedicato all’opera del pittore e scultore Marcello Cammi con interventi di Marco Farotto; nel 2013, con alcuni interventi di Fulvio Cervini, “Dove correva il treno”, un film documentario che narra della riscoperta del Ponente ligure da parte di chi per molti anni ha vissuto lontano dalla terra dove è nato. Nel 2015 realizza per il Comune di Taggia “Taggia: cronaca di un febbraio di fuoco”, un film documentario sulla festa di S. Benedetto Revelli e sui fatti storici a cui essa s’ispira. Attualmente vive e lavora a Roma e a Sanremo.