festival di sanremo

Sanremo sveglia! Sindaco neo eletto Mager, maggioranza comunale civici-centro sinistra, minoranza meloniana compatta centro destra-civici, per una volta non litigate, ma unitevi! In queste settimane sta attraversando la vostra fortunata cittĂ  il “treno miracoloso delle 7 note”, della musica leggera, delle canzoni. Non siate ciechi e sordi, passa una sola volta nella vita. Non lasciatelo transitare senza salirci sopra, indicategli voi le rotaie, i cambi, i semafori verdi, la direzione giusta. Le miopie del passato, per non dire altro, buttatele a mare. Fate tabula rasa, guardate, lavorate, decidete insieme per un presente e futuro migliori. Per tutti, a cominciare da chi ne ha piĂą bisogno. I soliti furbi, gli arrampicatori senza arte nĂ© parte dimenticateli in stazione, su binari morti. Se qualcuno riuscisse a salire, di maggioranza, civico, opposizione, alla prima stazione tutti insieme fateli scendere. Sono gramigna.

“Una stella non significa niente fino a quando non ce la portano via”. Questa semplice frase di Raquel Aldana, psicologa emotiva, terapia di terza generazione, professoressa all’UniversitĂ  internazionale di La Rioja e all’UniversitĂ  Pontificia di Salamanca fotografa bene il sentimento che turba da settimane il sonno dei vertici Rai. Dormono male da quando sui loro sempre lucidi tavoli è arrivato l’inaspettato e caino “problema Festival di Sanremo“: la sentenza del Tribunale amministrativo regionale della Liguria (TAR) che, dopo 75 anni di monopolio, successi, gloria, forti incassi ha bocciato la convenzione dell’assegnazione in esclusiva a “mamma Rai” dell’organizzazione, delle riprese e messa in onda ovunque delle trasmissione radio e tv della manifestazione e gara canora della canzone piĂą nota non solo in Italia ed Europa, ma probabilmente anche del mondo.

Il Tar ha aperto le porte ad una gara pubblica: il 76° Festival di Sanremo, che si svolgerĂ  nel 2026, in parole povere sarĂ  organizzato al Teatro Ariston da quella televisione, network italiano o straniero, Mediaset, Sky, Warner Bros, Discovery, Rai o altra societĂ  con le carte in regola, italiana, straniera, europea, cinese, russa, lunare o marziana che offrirĂ  di piĂą. A partire dai soldoni, dai milioni che verranno offerti a Palazzo Bellevue, alla cittĂ  dei fiori, della canzone italiana, del Casinò municipale, amministrata dal neo sindaco Alessandro Mager, brillante avvocato, ceppo paterno straniero, ma matuziano puro sangue. La Rai non è stata ferma, ha presentato immediatamente ricorso. Perdere la gallina dalle uova d’oro non è accettabile.

Anche questa edizione, targata Carlo Conti, ha fruttato a Viale Mazzini decine di milioni di euro ed un record d’ascolto pazzesco, inaspettato. Tant’è che il dottor Marcello Ciannamea, importante direttore Prime Time Rai, in questi giorni si è incontrato piĂą volte col sindaco e con l’assessore al Turismo di Sanremo, Alessandro Sindoni (anche lui avvocato, condivide lo studio professionale col sindaco Mager e l’avvocato Franco Solerio, piĂą volte ex assessore a Palazzo Bellevue, ottimo allievo scuola Psdi). La Rai oggi dĂ  un utile di 5 milioni al Comune matuziano e la ripresa di poche altre manifestazioni, in tono minore, come i Carri fioriti, il Premio Tenco (assurdo trasmetterlo in tarda serata e in differita) in cambio dell’esclusiva Festival. Ciannamea ha detto che la sua azienda sarebbe disposta ad aumentare il numero dei milioni. Quanto? Le cifre si rincorrono da 5 arrivare almeno a 10. C’è chi parla anche di raddoppio, almeno 20. Insomma tante chiacchere, ma al momento non ci può essere nulla di concreto, bisogna attendere che fine faranno i vari ricorsi.

L’ex assessore al Turismo, Giuseppe Faraldi, che ha firmato lo scorso ed ultimo Festival di Amadeus, il 74°, raccomanda giudizio agli attuali pubblici amministratori. “Attenzione – ripete – i soldi sono importanti, ma non rappresentano tutto. Occorre chiedere alla Rai soprattutto altre manifestazioni oltre il Festival, almeno altre 2 oltre quelle giĂ  in calendario, possibilmente in diretta. Chiedere, partire ed ottenere anche che il Tenco, la canzone d’autore, diventi una diretta ed inizi in prima serata. Studiare poi che manifestazioni siano distanziate l’una dall’altra, creare un calendario dove possibilmente ci siano 6 belle manifestazioni, una ogni 2 mesi”. Insomma fare in modo che la cittĂ , i sanremesi che ci vivono, i turisti che la scelgono per il clima favorevole durante l’anno, possano respirare, passeggiare, parcheggiare l’auto, fare shopping, cenare con tranquillitĂ . Situazioni assolutamente normali, ma impossibili (speriamo che duri) quando c’è il Festival.

Il 75° appena finito, ospitando oltre 150mila turisti, logicamente non lo ha permesso, ma ha fatto sorridere i proprietari e i dipendenti degli alberghi, dei ristoranti, negozi, boutique, gelaterie, pizzerie, taxi, ogni genere di attivitĂ . Forse chi troppo e chi meno, però lamentarsi sotto questo profilo e quello della pubblicitĂ  televisiva sarebbe veramente osceno. E le canzoni? Ha vinto il genovese Olly, il migliore? Pinuccio, inviato di Striscia la notizia ha sospetti, ha dichiarato che c’è chi lo sapeva giĂ  5 giorni prima che iniziasse il Festival e di aver detto quel nome in tv. Insomma misteri, ipotesi, chiacchere stanno arrivando a valanga all’ombra dell’iconico Teatro Ariston, come in tanti altri Festival. Prossimamente diremo anche la nostra. VeritĂ , fantasie?