Sanremo si inchina ancora una volta a Roberto Benigni. Il celebre attore e regista ha aperto la quarta serata del Festival 2025 con un monologo brillante e pungente, capace di mescolare ironia, attualità e affetto istituzionale. Torna sul palco dell’Ariston, dove negli anni ha lasciato il segno con interventi memorabili, da Wojtyla al Cantico dei Cantici.
Accompagnando Carlo Conti in scena, lo ha subito elogiato: “Il sogno è mio, tutto mio. Non perdo una parola di quello che fai: sei su Rai1, Rai2, Rai3, nei tg, nelle interviste… Se metti Rai2, c’è Conti che conduce due programmi contemporaneamente!”. Un elogio che diventa subito una frecciata politica: “Hai fermato l’Italia, dovresti fare il ministro dei Trasporti. Lo faresti in maniera straordinaria”, un chiaro riferimento a Matteo Salvini.
Benigni non risparmia battute taglienti: “Hai chiamato tutti, dalla Clerici a Gerry Scotti. Tu sì che hai fatto il campo largo!”. Nel Festival della “normalizzazione”, senza rapper trasgressivi e monologhi divisivi, il comico toscano trova comunque il modo di giocare con la politica: “Ho visto Marcella Bella, le ho detto ‘Bella ciao’, è successo un casino! Per par condicio ho dovuto salutare anche i Neri per Caso”.
Spazio anche all’attualità internazionale, con una raffica di battute su Elon Musk e Giorgia Meloni: “Sai chi ci sta guardando? Musk! È interessatissimo all’Italia, figurati se non vede Sanremo. Su X ha già votato per il vincitore: Giorgia. E c’era anche l’anno scorso, e l’anno prima. Dai retta a me, ci sarà per diversi anni. Me ne intendo di musica!” E ancora: “Musk e Giorgia sono innamorati, sono capaci di sposarsi e andare in viaggio di nozze su Marte!”
Donald Trump non è da meno: “Segue Sanremo da Mar-a-Lago, vuole rifarlo grande, vuole Vasco Rossi, Mina, Celentano. Vuole tutta la Liguria, dopo la Groenlandia, come 53° Stato degli Usa. Ha detto: o la Liguria accetta, o metto un dazio del 200% sulle trofie al pesto!”
Tra una battuta e l’altra, Benigni riflette anche sull’Italia e sul cambiamento politico: “Siamo il popolo più bello del mondo, ma abbiamo la brutta abitudine di salire sul carro del vincitore. Ora ha vinto la destra, e quante persone di sinistra si sono buttate a destra! A noi di Fratelli d’Italia, a me e a Ignazio, questo non piace!”
Conti annuncia inoltre il ritorno di Benigni in Rai il 19 marzo con “Il Sogno”, uno show dedicato a verità, bellezza e aspirazioni: “Parlerà di noi, dell’Europa, del mondo. Dei nostri sogni. E io sono un grande sognatore”, spiega il premio Oscar.
La chiusura è dedicata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel giorno in cui Mosca lo ha attaccato: “Non abbiamo mai sentito da lei una parola che non fosse di verità e di pace. Siamo orgogliosi di essere rappresentati da lei, per la sua dignità e umanità”. Un messaggio di affetto e sostegno, ribadito anche da Carlo Conti: “A lei tutta la solidarietà del popolo italiano”.