Quando il Festival della Canzone si svolgeva al Casinò” è la nuova sezione dell’esposizione “Il Casinò si mette in mostra” creata nell’ambito dei festeggiamenti per i 120 anni di attività dell’azienda turistica più importante della Riviera.

“Il Casinò si conferma come un punto di riferimento anche dal punto di vista culturale. Tra le iniziative organizzate per i 120 anni non poteva infatti mancare un’esposizione dedicata ai protagonisti delle edizioni del Festival della Canzone Italiana. All’interno della Casa da Gioco nacquero brani entrati a far parte della storia della musica, che ora torneranno a vivere attraverso le fotografie dei cantanti che legarono la loro immagine alla kermesse canora. Un’occasione da non perdere per tutte le persone che giungeranno a Sanremo per respirare l’atmosfera di festa in una delle settimane più attese dell’anno”, afferma l’assessore alla cultura Enza Dedali.

“Nell’ambito dei festeggiamenti per i 120 anni di attività della Casa da Gioco, iniziati il 14 gennaio 2025 con tutta una serie di eventi che hanno coinvolto le realtà culturali e scolastiche cittadine, non potevano mancare le immagini di quando il Festival è nato e si svolgeva nelle nostre sale. Abbiamo, quindi, dedicato una sezione dell’esposizione in corso ai personaggi più iconici delle edizioni della kermesse canora sino al 1976. Ricordiamo in questo modo cantanti come Nilla Pizzi, Milva, Domenico Modugno ma anche i ‘Ricchi e Poveri’ presenti con il disco d’oro per ‘Mamma Maria’. Diamo il benvenuto in questo importante periodo dell’anno ai nostri migliori clienti e a tutti coloro che ci visiteranno e che potranno rivivere alcuni degli anni più storici del Festival della Canzone italiana”, affermano il presidente e amministratore delegato Gian Carlo Ghinamo e i consiglieri Sara Balestra ed Eugenio Nocita.

I visitatori potranno ammirare i cantanti che scrissero negli anni Cinquanta e Sessanta le pagine più intense della storia musicale italiana. Da Mina a Celentano, da Milva a Claudio Villa, a Nilla Pizzi, pagine di spartiti e canzoni che l’Italia canticchiava da Sanremo.

La sezione “Festival”, che si aggiunge a quelle già presenti, oltre alle immagini propone manifesti, abiti, quadri, un antico microfono che sarebbe stato utilizzato nelle serate dal 1958 al 1962; abiti che riportano alle edizioni che si svolsero nel Salone delle feste dal 1951 al 1976.

Si può visitare dalle ore 10.00 per tutta la giornata ad ingresso libero e gratuito. La parte della mostra a Porta Teatro è visitabile senza limiti di età.

A Porta Principale si può visitare la seconda ala dedicata ai primi anni del secolo.

Era il 14 gennaio 1905 quando Eugene Ferret, l’allora costruttore e primo gestore, accolse le autorità e i notabili del tempo per un concerto benefico, completando la serata con un gala danzante che si protrasse, dicono le cronache del tempo, sino all’alba. Fu un evento memorabile di cui si parlò a lungo, primo dei tanti spettacoli che il Casinò seppe offrire ai suoi visitatori. A memoria di quella giornata “La Casa da Gioco si mette in mostra”. Ferret volle una seconda inaugurazione il 18 gennaio 1905 quando aprì ufficialmente il teatro dell’Opera con la Lakmè di Leo Delibes.

L’esposizione presenta alcuni dei pezzi della collezione privata del Casinò raccontando i grandi eventi di un luogo divenuto con il tempo “un monumento tra Art Nouveau e Deco” mantenendo inalterato il fascino di una storia di successo che continua. Entrando da Porta Teatro il visitatore potrà ammirare i progetti originali del Casinò, firmati da Eugene Ferret con le foto tratte dalla Mostra fotografica del Museo civico di Palazzo Nota, attinte dall’archivio della famiglia Moreschi.

Rendono lo spirito di quegli anni gli arredi, i tavoli da gioco che hanno accolto nella sala Privata i migliori giocatori, tavoli storici come la roulette “doppia” ma anche le slot machines dei primi anni del 1900, le fiches e le carte d’epoca, immagini di una storia che ha l’allure del tempo passato. Si possono ammirare lo stendardo in seta del 1909, la locandina dell’inaugurazione dl 14 gennaio 1905, manifesti d’epoca, il quadro “Biribissi” e i manifesti che promozionavano la Riviera oltre alle antiche rassegne stampa.

L’eleganza dell’esposizione viene accentuata dagli splendidi abiti d’epoca che raccontano l’evoluzione della moda da fine ‘800 ad oggi. Due abiti da ricevimento sono posti sulla scalinata che porta alle sale superiori, un elegante abito fatto con scialle del cashmere e una serie di accessori femminili scaldano l’ambiente tra i tavoli da gioco per poi arrivare nel foyer, dove rivivrete le atmosfere della Belle Époque con gli iconici “abiti Riviera” in cotone e pizzo: un elegante abito da sera anni ‘30 in seta per ricordare il primo Gala della Moda del 1937 svoltosi al Casinò. Infine un iconico abito da sera fine anni ‘60 per ricordare il “Festival della Moda Italiana” che hanno consacrato il Made in Italy e in quegli anni hanno reso celebre la Riviera. Il percorso della moda in 120 anni si conclude con una creazione moderna della collezione “Fiori di Montagna” in tessuto sostenibile, realizzato, dell’Atelier DAPHNÉ, e ispirato da un disegno d’archivio creato negli anni 80 da Renzo Borsotto in cui è protagonista la flora montana delle alpi liguri. Gli abiti d’epoca provengono dalla collezione del Museo DAPHNÉ della Moda e del Profumo di Sanremo, gentilmente concessi dalla famiglia Borsotto.

Si ringraziano, inoltre, sentitamente la famiglia Bosso per l’importante apporto documentale e il Museo del Festival, creato dal dott. Marco Canova. L’esposizione ad ingresso libero e “in progress” si protrarrà sino a fine aprile, con sempre nuovi momenti.