Sono circa le 11 quando il presidente della Regione Liguria Marco Bucci fa la sua comparsa sul cortile di fronte al palazzo della Provincia di Imperia, accompagnato dal presidente provinciale Claudio Scajola.
L’ex sindaco di Genova, da fine ottobre nuovo governatore regionale, è in visita nell’imperiese per incontrare i sindaci e gli amministratori in un assemblea dei sindaci straordinaria nella quale affrontare le principali vertenze e necessità del territorio.
La giornata istituzionale era iniziata poco prima intorno alle 10.30 con l’arrivo del governatore in Comune ad Imperia per un incontro con lo stesso Scajola.
La seduta, apertasi con l’intervento del presidente della Provincia viene interrotta a causa di un malore del consigliere di Isolabona, Giorgio Trivelli Martini, poi trasportato in ospedale per accertamenti. Dopo l’apprensione iniziale, i lavori riprendono con l’intervento del presidente Scajola.
“L’assetto istituzionale e amministrativo è fondamentale, la Liguria risulta tra le regioni con il minor numero di funzioni delegate a Provincia e Comuni. Un modello accentrato che si traduce in inefficienza, serve un cambio di passo, garantendo una gestione più efficace. Serve rafforzare l’autonomia locale e valorizzare il ruolo di Comuni e Province che meglio conoscono le loro comunità. Anche la comunicazione istituzionale merita attenzione – ha sottolineato Claudio Scajola. – Serve una posizione univoca sulla posizione della Regione e del suo presidente. E poi le infrastrutture: il Ponente ligure soffre di isolamento viario, la situazione dell’autostrada è sotto gli occhi di tutti. Non posso che dare merito all’azione di coordinamento svolta dall’assessore competente che disciplina l’azione cantieristica. Tra le priorità l’Albenga Carcare Predosa, un collegamento che rappresenterebbe un volano strategico per l’economia del ponente che alleggerirebbe anche il Nodo di Genova. E poi altre opere come il traforo Armo-Cantarana per collegare la Liguria al Piemonte, il completamento dell’Aurelia bis da Ventimiglia a Sanremo e Imperia e il trasporto pubblico. La provincia di Imperia riceve la quota più bassa del fondo nazionale per il Tpl una situazione penalizzante, apprezziamo le risorse una tantum ma serve un cambio di passo strutturale. La ripartizione dei fondi deve tenere conto non solo della popolazione, ma anche dell’estensione territoriale”.
Dopo un breve intervento da parte del prefetto Valerio Massimo Romeo, prende la parola il presidente della Regione.
“Quando sei sindaco lo resti per sempre – esordisce Bucci. – È proprio grazie alla sensibilità che ho per il vostro operato che, nella mia attuale posizione, capisco come serva un confronto continuo e costante con voi e con il territorio. I sindaci ci aiutano a stare in contatto con la gente e a capire necessità e bisogni. Vorrei fare incontri come questo ogni due mesi e voglio parlare con i sindaci. A voi chiedo: stateci vicino, parlateci, lamentatevi, fateci delle liste con le vostre richieste su cui Regione Liguria potrà lavorare. Sono qui per ascoltare le vostre esigenze e cosa pensate sia opportuno fare, decidiamo assieme cosa fare, secondo un sistema definito. Ho fiducia in voi e nella collaborazione che possiamo instaurare: noi ci mettiamo le risorse e abbiamo l’obiettivo di sburocratizzare e delegare. Questo vale per la sanità, le infrastrutture, il turismo. Stiamo lavorando per ripristinare il “percorso delle rime inglesi”, visto che già nell’800 proprio gli inglesi avevano scelto la provincia di Imperia. Se lavoriamo assieme otteniamo un effetto sinergico in cui uno più uno non fa due, ma può fare tre o quattro”.
Il presidente Bucci ha annunciato i prossimi bandi, che verranno aperti dal vicepresidente Alessandro Piana, per concedere 5 anni di affitto gratuito ai negozi che vogliono aprire nei borghi dell’entroterra sotto ai 2.000 abitanti e anche alle nuove famiglie che intendono trasferirsi. “A loro – ha detto Bucci – daremo la possibilità della banda larga o del ponte radio, anche per aiutare chi vuole fare lo smart working e continuare ad abitare in questi borghi. Sulle strade lavoreremo fianco a fianco con la Provincia utilizzando i fondi a disposizione”. Contro lo spopolamento Bucci si è detto pronto a fare una ‘battaglia’ per mantenere le scuole nei piccoli borghi e aprire case di comunità in ciascuna valle con i medici di famiglia, in modo da poter affrontare anche i codici bianchi e verdi dei pronto soccorso.
“Questo è un territorio che affronta sfide cruciali per il suo sviluppo – ha proseguito il presidente della Provincia Scajola. – Una Provincia dove Bucci ha ricevuto un forte mandato di fiducia, perché i cittadini del Ponente sono persone laboriose e pragmatiche. I cittadini hanno visto le decisioni assunte e confidano che tu possa portare a compimento un percorso di crescita, intervenendo con determinazione per risolvere tante questioni”.
Il focus si è poi spostato sulla sanità. Secondo Claudio Scajola “la provincia di Imperia riceve la quota pro-capite più bassa della Liguria. Alcune scelte compiute come quelle su Bordighera e il punto nascite di Sanremo non hanno avuto una solida base scientifica, ma comunque dovevano essere accompagnate da nuove risorse. Il nuovo ospedale di Taggia può essere un polo risolutore, ma credo che il presidente Bucci possa e debba affrontare il complesso della rete del Ponente”.
Successivamente, hanno preso la parola i sindaci dei diversi comuni. Un totale di 15 interventi: tra i temi più ricorrenti, le difficoltà burocratiche e i lunghi tempi per le autorizzazioni idrauliche, definiti dal sindaco di Badalucco, Matteo Orengo, “inaccettabili”, affermazione che ha suscitato l’applauso degli altri amministratori.
Ampio spazio è stato dedicato anche alle criticità di cui soffre l’entroterra. “Serve attrattiva strutturale – sottolinea il vicesindaco del Comune di Perinaldo Alberto Passerone – al di là del turismo, che permetta un buon vivere e buoni servizi”.
A riportare simili argomenti anche il sindaco di Pigna Roberto Trutalli, seguito poi dal sindaco di Terzorio, Valerio Ferrari, che suggerisce di “dare attrattività ai Comuni, sul modello francese, intervenendo a livello fiscale”.
“Sono scettico – dichiara il sindaco di Diano Marina Cristiano Za Garibaldi – su come sia stato usato il Pnrr in Italia, privilegiando, permettetemi il termine, una leccata di asfalto sul territorio a dispetto del dissesto idrogeologico. I fondi non sono tanti modulati adeguatamente”.
Un altro tema molto sentito, tirato in campo in particolare dai sindaci Angelo Dulbecco (Caravonica) e Renato Adorno (Rezzo) riguarda la questione dei parchi eolici ed in particolare quello previsto sui monti della Valle Arroscia, definiti dal primo cittadino di Rezzo “progetti che vivono sul guadagno di chi costruisce le opere e non nella produzione di energia elettrica”.
Successivamente sono intervenuti a rappresentare la Regione anche il vicepresidente e assessore all’Agricoltura e all’Entroterra Alessandro Piana, l’assessore regionale alla Protezione civile, Difesa del Suolo e Infrastrutture Giacomo Giampedrone, l’assessore regionale al Turismo e al Ciclo delle Acque Luca Lombardi, l’assessore regionale alla Sanità Massimo Nicolò, l’assessore regionale alle Aree di Crisi complessa, Energia, Sicurezza, rapporti con le Organizzazioni sindacali Paolo Ripamonti, l’assessore regionale ai Trasporti, all’Urbanistica, al Demanio marittimo Marco Scajola.
Seguirà alle 15 un altro incontro in Provincia, questa volta con le categorie economiche e le organizzazioni sindacali del territorio.
Nel video servizio a inizio articolo le interviste a Bucci e Scajola.